Seconda tappa, seconda fuga per il Team Polti Kometa al Giro d’Italia: Davide Bais
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Seconda tappa del Giro d’Italia, seconda avanscoperta per il Team Polti Kometa, che entra subito con Davide Bais (lanciato dal fratello Mattia al km 0) in un’azione tutta italiana: coi suoi quattro compagni d’avventura, il vincitore dell’anno scorso a Campo Imperatore attraversa il Canavese con quasi quattro minuti di vantaggio sul gruppo. Poi, sulla prima delle quattro salite in provincia di Biella, Piccolo della EF attacca e il corridore della Polti Kometa insegue insieme ad altri due superstiti della fuga.
Sulla terza delle quattro salite, verso Nelva, il 26enne trentino si rialza e attende il gruppo, soddisfatto dopo 135 chilometri al vento e pronto ad aiutare Davide Piganzoli e Matteo Fabbro nell’ascesa al santuario di Oropa, nominata Montagna Pantani di questo Giro in memoria dell’impresa del Pirata nel 1999.
Alla fine Piganzoli è il miglior piazzato della squadra, 28° a quasi due minuti dal vincitore Pogacar: “Tadej è troppo forte, ma noi siamo riusciti a stare compatti e tenere il nostro passo” commenta lo scalatore valtellinese.
Ieri il fuggitivo di giornata è stato Pietrobon, oggi Bais: “Dopo essermi piazzato in sprint intermedi e GPM ho deciso di risparmiare energie preziose – racconta Davide – perché la corsa rosa è ancora lunga e ci sono diverse giornate in cui provare a fare risultato.”
Così il direttore sportivo Stefano Zanatta: “Siamo stati subito sul pezzo coi fratelli Bais, bravo Davide non solo ad andare in fuga ma ad aiutare poi i compagni a posizionare Fabbro e Piganzoli ai piedi della salita finale. Stiamo mantenendo i nostri standard e la salute dei ragazzi, il che è fondamentale in vista delle prossime tappe.”
Domani si correrà ancora in Piemonte, per 166 chilometri: dovrebbe essere un’occasione per i velocisti, anche se il finale di Fossano non è al 100% piatto.