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Una corsa che ci piace, ricordando Pantani

Memorial Pantani (1.1)
Sabato 16 settembre

Ed ecco un’altra giornata in cui sognare non costa nulla, in cui si può pensare di lasciare il segno, in cui non è un azzardo crederci. Ecco il Memorial Marco Pantani, la corsa voluta e pensata per ricordare l’indimenticato “Pirata” e che arriverà come da tradizione nella Cesenatico che è stata la casa del campione italiano.

Lo scorso anno a rovinare tutto fu il maltempo, una pioggia insistente e incessante che costrinse gli organizzatori ad annullare la corsa: quest’anno il mare e le salite della Romagna sono pronte ad accogliere il gruppo per un appuntamento sempre più importante e dal livello sempre più alto. L’edizione del 2023 offre ai corridori diverse novità su un percorso di 193.3 chilometri: via da Riccione per andare ad attaccare le salite di Verrucchio, quella del Passo delle Siepi, il GPM di Cima Gorolo per poi buttarsi nel circuito di Longiano. Saranno qui le difficoltà maggiore, con i quattro passaggi previsti che prevedono la scalata della Crocetta e soprattutto del Muro di via Belvedere che presenta punti all’11%. Un gruppo ormai selezionato si dirigerà quindi verso l’arrivo di Cesenatico per affrontare un circuito da 5 chilometri da ripetere per quattro volte fino al traguardo di Via Carducci proprio di fianco al monumento dedicato a Marco Pantani.

La EOLO KOMETA si presenta al via con il giovane Fran Munoz al suo debutto dopo l’ufficialità del passaggio tra i pro, affiancato da Fernando Tercero, Alex Martin, Andrea Garosio e Francesco Gavazzi. Le due punte saranno Lorenzo Fortunato e Vincenzo Albanese.

Francesco Gavazzi questa corsa l’ha vinta nel 2016 e domani la correrà per l’ultima volta nella sua carriera prima del suo ritiro annunciato per fine anno: giusto, doveroso, farla presentare da lui: “Questa è una corsa molto bella, che ovviamente per me ha un sapore particolare perché sono riuscito anche a vincerla. Rispetto agli anni passati però il percorso è cambiato molto, prima c’erano salite più lunghe e pedalabili, adesso ci sono strappi più secchi e più duri. Però a rendere più o meno dura una corsa non è soltanto il suo percorso, ma anche i corridori che la fanno: al via di domani ci saranno tanti campioni ed è facile prevedere che faranno subito una corsa molto dura. Noi abbiamo Albanese che può davvero fare una bella corsa, ha dimostrato di essere in forma e il percorso è adatto alle sue caratteristiche: correremo per lui”.

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