Team Polti Kometa compatto per Piganzoli, 18° nella scalata decisiva della Tirreno-Adriatico

Sesta nonché penultima tappa della Tirreno-Adriatico, approdo nelle Marche e conformazione pressoché definitiva della classifica generale prima della passerella domenicale per velocisti di San Benedetto del Tronto.

I dieci chilometri all’8% del monte Petrano, scalato da Cagli, mettono in evidenza due maglie Polti Kometa: in primis quella di Mirco Maestri, che dopo aver nei giorni scorsi posizionato Lonardi in volata e tentato un successivo colpaccio in fuga, oggi resiste ai saliscendi di giornata per scortare e spronare da leader vero Davide Piganzoli ai piedi della salita che decide tutto.

Da lì il talento non ancora ventiduenne, vincitore il mese scorso del Tour of Antalya, se la gioca con le sue gambe e la sua testa: non può rispondere allo scontato quanto implacabile attacco vincente di Vingegaard (che permette al bicampione del Tour de France di riprendere i residui della fuga e godersi il trionfo) allora stringe i denti a ruota degli inseguitori e solo negli ultimi chilometri è costretto a perdere ancora un po’ di terreno. Ma il 18° posto con cui si piazza al traguardo gli permette di guadagnare 4 posizioni in classifica generale ed entrare nella top-20.

“Abbiamo lavorato tutti bene – commenta un esausto ma soddisfatto Piganzoli – e ho dato tutto in salita per conquistare un risultato davvero buono.”

Queste le parole del direttore sportivo Stefano Zanatta: “Tappa tirata fin da subito, difficile centrare la fuga anche perché col ritiro di Matteo Fabbro stamattina avevamo un uomo in meno. I nostri corridori in gara sono stati molto bravi a dare ciascuno il proprio massimo per Piga, che sta finendo la corsa dei due mari in crescendo e porterà a casa un’altra bella esperienza per il suo futuro”.