Settimo posto per Arnau Gilabert al termine della Coppa di Spagna Elite U23 a Vigo
L’impegnativo epilogo della Coppa di Spagna Elite U23, 4.000 metri di dislivello positivo in 180 chilometri, è stato condizionato dall’incidente occorso, a metà gara, a membri del team organizzativo, a un giudice arbitro e al conducente della sua moto; incidente che ha costretto a neutralizzare la corsa per più di un’ora prima del passaggio sul Monte Aloia. I ciclisti hanno affrontato la neutralizzazione di questa salita e anche parte della sua discesa per rilanciarla all’altezza di Chenlo, a circa 63 chilometri dall’arrivo, una volta che le ambulanze hanno potuto ricongiungersi alla carovana.
Con il rilancio, una nuova gara con due passaggi davanti a sé, la Fonte do 100 anos e la salita finale di A Madroa. Durante tutto questo percorso, i corridori della struttura U23 della Fondazione cercavano costantemente le luci della ribalta, cercando allo stesso tempo di irrobustire la parte finale e di anticipare il risultato. Ramón Fernández si sarebbe mosso prima della penultima salita e Fran Muñoz avrebbe fatto lo stesso. Negli ultimi cinque chilometri, la squadra si è tenuta in apprensione per un contrattacco di Andrea Montoli, che ha cercato di prendere la mossa di Ander Ganzabal (Laboral Kutxa) e Samuel Fernández (Caja Rural).
La corsa, tuttavia, è arrivata in gruppo a A Madroa, dove Arnau Gilabert ha sferrato un primo duro attacco a cui ha risposto il vincitore finale della corsa, il guatemalteco Sergio Chumil (Cortizo). Gilabert ha chiuso al settimo posto: “Penso che abbiamo fatto un ottimo lavoro come squadra, eravamo presenti nella fuga prima dell’interruzione e inoltre sia io che Montoli stavamo facendo un’ottima azione per raggiungere la testa della corsa che ci ha raggiunto proprio quando è arrivata la fuga. Nella ripartenza il gruppo è uscito con molta velocità e ci ha ripreso. Poi abbiamo continuato a provare con Ramón, Fran e Monto. Sull’ultima salita, proprio all’inizio, sono partito a tutto gas. Tutte le corse sono diverse, dobbiamo continuare a lavorare. L’importante è continuare a seminare e il lavoro darà i suoi frutti”.
[? Álvaro García / Club Ciclista Rias Baixas]