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Settimana dei campionati nazionali in Italia, Spagna e Ungheria

Campeonatos Nacionales
Italia, España y Hungría

È il momento dell’anno in cui ogni ciclista ha l’opportunità unica di lottare per indossare la propria bandiera. Cambiare la propria maglia, che condivide con il resto dei compagni di squadra, e indossare per un anno quella con i colori del proprio Paese. Un onore e un privilegio che i ciclisti della EOLO KOMETA si contenderanno quest’anno in Italia, Spagna e Ungheria.

Italia: si punta alla cronometro e alla prova in linea

Testa bassa e pedalare, per la lotta contro il tempo. 25.7 chilometri senza respirare, il vento in faccia e nelle orecchie la voce del direttore sportivo che alla radio ti spinge ad andare più forte, ancora più forte, sempre più forte. La EOLO KOMETA, per questa prova a cronometro, dovrà rinunciare a due frecce come Maestri e Piganzoli (campione italiano a cronometro Under 23 lo scorso anno). Mirco è ancora alle prese con le conseguenze della caduta patita in Belgio e si concentrerà solo sulla prova in linea, mentre Davide non ha ancora recuperato dall’influenza che lo ha costretto al ritiro in Slovenia: per lui, niente campionati italiani. La nostra squadra sarà al via con Samuele Rivi, Simone Raccani e Andrea Pietrobon: l’obiettivo è quello di ben figurare e di onorare al massimo una corsa così importante. Ed è proprio Samuele Rivi a presentare la prova a cronometro: “Un corridore italiano ha il dovere di onorare queste corse, e noi proveremo a dare il massimo proprio per questo. So che ci sono corridori che in questa specialità sono certamente più forti, ma io e i miei compagni di sicuro daremo tutto. Tutto”.

Tutti convocati. Tutti presenti. Tutti pronti. La maglia tricolore è là, al termine di 227 chilometri lunghissimi e durissimi, al termine di una battaglia perché i campionati nazionali sono così: tutti possono vincere, tutti vogliono vincere, uno solo ci riesce. Noi, esattamente come lo scorso anno, saremo tra le squadre più numerose con quattordici corridori al via ed esattamente come lo scorso anno cercheremo di correre fin dal primo metro con l’obiettivo della vittoria. “Perché – dice il ds Stefano Zanatta – noi partiremo per vincere: la maglia tricolore è un obiettivo importante che manca alla nostra squadra, quindi cercheremo di portarla a casa. Certo, i favoriti sono altri: Zana, che è il campione in carica e sta andando fortissimo ma anche Ciccone. Però ci siamo anche noi: del resto, quando tre anni fa dicevamo che avremmo voluto vincere una tappa al Giro d’Italia in pochi ci credevano. E invece ne abbiamo vinte due. Quindi, proveremo a vincere anche sabato: Albanese, Fortunato, Raccani, Fancellu sono tutti corridori che possono dire la loro su un percorso molto lungo e impegnativo. La squadra sta bene, ha dimostrato di avere una buona mentalità, insomma: siamo pronti”. E tra i ragazzi indicati da Zanatta, ecco Vincenzo Albanese: “Arrivo molto bene a questo appuntamento, forte anche dei buoni risultati che ho fatto in Belgio. Il percorso è molto duro, forse anche un po’ troppo per le mie caratteristiche, però sicuramente nel finale sarò lì davanti. A giocarmi la vittoria, ma anche per provare un buon piazzamento che sarebbe comunque un buon risultato”.

  • Campionato italiano a cronometro (22/6): Samuele Rivi, Simone Raccani y Andrea Pietrobon.
  • Campionato italiano in linea (25/6): Alessandro Fancellu, Andrea Garosio, Andrea Pietrobon, Davide Bais, Francesco Gavazzi, Giovanni Lonardi, Lorenzo Fortunato, Mattia Bais, Mirco Maestri, Samuele Rivi, Simone Bevilacqua, Simone Raccani, Vincenzo Albanese.

Durezza e tante montagne in Spagna

La città di San Lorenzo de El Escorial a Madrid, sede dell’imponente monastero da cui il re Filippo II governò la Spagna 5 secoli fa e indubbiamente maestosa, visto che si può scorgere da gran parte della Sierra de Guadarrama, ospita un campionato spagnolo su un percorso adatto solo ai grandi scalatori. Sarà una gara di 186 chilometri con due salite fino all’Alto de la Cruz Verde a oltre 1.200 metri, con più di 3.100 metri di dislivello. 

“È un percorso molto duro, con pochi tratti pianeggianti”, afferma il direttore sportivo Jesús Hernández. Anche se si tratta di una zona montuosa, le alte temperature, che stanno per entrare nel mese di luglio, saranno probabilmente protagoniste e anche questo è un fattore da tenere in considerazione. “Gareggiamo con soli cinque corridori, il che ci pone in una posizione di svantaggio rispetto ad altre squadre spagnole che hanno più di dieci corridori sulla linea di partenza. Ma allo stesso tempo, credo che abbiamo un’opportunità interessante con i nostri giovani Fernando Tercero e Álex Martín. Spero che si riprendano bene dalle cadute in Slovenia”.

Inoltre, ci sono due corridori che gareggiano in casa, nella Comunità di Madrid: “Diego Pablo Sevilla non ha il percorso migliore per lui, ma sicuramente farà bene, così come Javi Serrano che correrà davanti al pubblico di casa, anche se si concentrerà sull’aiutare i suoi compagni di squadra. Lo stesso vale per David Martín, un velocista che avrà poche opzioni su questo percorso difficile”.

“Le opzioni sono quelle di tenere le squadre più rappresentative, di puntare su Diego Pablo Sevilla, Fernando Tercero e Álex Martín; sicuramente faremo bene e impareremo qualcosa di importante con un blocco così giovane”, conclude Jesús Hernández che gareggia molto vicino alla sua città natale, sulle strade dove si è allenato tanto come ciclista professionista.

Campionato spagnolo, corsa in linea (25/6): Álex Martín, David Martín, Javi Serrano, Diego Pablo Sevilla y Fernando Tercero.

Ungheria: per mantenere il titolo

Non sarà facile per Erik Fetter, ma l’idolo ungherese cercherà di conservare la maglia di campione nazionale a cronometro. Un totale di 38 chilometri di percorso completamente pianeggiante in cui dovrà usare tutta la sua forza in bicicletta alla ricerca del miglior tempo.

“La cronometro è un obiettivo molto importante per me, per difendere il titolo che ho vinto l’anno scorso e per indossare la maglia della bandiera del mio Paese per un altro anno. Spero di recuperare bene dalle ultime gare e darò il massimo perché ho grandi ambizioni”.

Per quanto riguarda la corsa su strada, per Erik Fetter sarà “pazzesca, molto difficile da controllare a causa di tutte le squadre e i corridori ungheresi in gara. Alla fine sarò solo e dovrò scegliere molto bene chi seguire per non usare tutte le mie forze”. Non sarà un percorso particolarmente duro, le opzioni sono molto aperte con 9 giri di 20 chilometri e 3 curve finali di 6 chilometri con la salita all’abbazia di Pannonhalma in ognuna di esse: “Questo favorisce la tattica, le mosse inaspettate. Ma ho buone sensazioni e sono sicuro che potremo essere in lotta anche in questa gara”.

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