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Piganzoli: “Finora ho realizzato tutti gli obiettivi stagionali, che grandi giornate sul Tahtali e al Mottolino!”

Le braccia alzate in cima al monte Tahtali e la sua espressione felicemente esausta sono diventate l’immagine-simbolo del Team Polti Kometa. Il talento di Davide Piganzoli ha iniziato a brillare in quel trionfale Tour of Antalya di febbraio e si è fatto apprezzare dal grandissimo pubblico tre mesi dopo in un Giro d’Italia terminato al 13° posto, miglior classifica generale di sempre alla corsa rosa per il ProTeam di Ivan Basso e i fratelli Contador.

“Il bilancio della prima grossa parte di stagione è molto positivo  — afferma il 22enne valtellinese  — perché sto realizzando pienamente gli obiettivi che mi ero ripromesso in inverno: essere protagonista nelle corse di categoria minore e poi disputare un bel Giro a maggio. Riuscire in tutto questo è incoraggiante.”

Dopodiché Piganzoli ha dovuto fermarsi a causa di due cadute ravvicinate sul ginocchio destro, la prima in allenamento e la seconda nella giornata inaugurale del Giro di Slovenia. Nulla di grave, ma ha saltato tra le altre cose i campionati italiani, che sarebbero stati un test particolarmente significativo in quanto si sarebbe dovuto misurare anche con la cronometro. “Correre quella crono sarebbe stato parte del mio percorso di miglioramento nelle prove contro il tempo, fondamentale per diventare un corridore completo. Quest’anno esco in allenamento con la bici da crono almeno una volta ogni settimana. Purtroppo la prima caduta di giugno è avvenuta proprio su di essa, ma sono sfortune che capitano nel ciclismo.”

L’importante è essersi rimessi in sesto, con la complicità del training camp svolto nella sua regione. “Ammetto che staccare un po’ ci voleva, non solo fisicamente ma mentalmente, ed è stato bello ricaricare le batterie a Bormio e dintorni: strade che conosco e adoro, affrontate insieme ai miei compagni con cui c’è un’atmosfera fantastica!”

Ma non c’è stata solo la montagna nel luglio di Davide: abitando nella Repubblica di San Marino è riuscito pure ad andare al mare nella vicina riviera romagnola, portando con sé i suoi affetti. E ora cosa prevede il suo calendario? “Di sicuro il mio rientro alle gare sarà dal 5 al 9 agosto alla Vuelta a Burgos, dove peraltro ci sarà una crono il penultimo giorno, successivamente andrò in altura a Livigno per preparare le classiche conclusive. Penso che farò un finale di stagione simile al 2023: Toscana, Matteotti, Emilia, Lombardia…”

A proposito di scenari futuri, Davide Piganzoli ci rivela qual è stata la salita più emozionante che abbia mai scalato e quella che sogna di scalare: “Nel passato, nel recente passato, direi il Mottolino al Giro, sia per l’ascesa in sé sia perché era la tappa regina e si svolgeva in Valtellina con un forte entusiasmo attorno a me; invece un domani mi piacerebbe tanto il Galibier e qualche altra mitica francese”. Sulle Alpi di Francia intanto questo giovane atleta della Polti Kometa si è fatto notare l’anno scorso con la maglia della Nazionale italiana Under 23, quando al Tour de l’Avenir salì sul podio al col de la Loze.

Infine gli chiediamo un parere sui fornitori tecnici della squadra. “Siamo generalmente equipaggiati molto bene, dalle bici AURUM fino agli integratori. Se proprio dovessi fare una menzione particolare, i caschi Kask sono davvero tra i migliori in circolazione.”

Dopo questa fotogallery con foto di Sprint Cycling Agency, ecco una mini-raffica di domande per conoscere meglio Piga, come lo chiamano tutti:

La prima volta su una bicicletta?

“Ho imparato a pedalare a 8-9 anni, ma sulla bici da corsa ci sono salito a 11 quando provai per la prima volta il ciclismo in piazza nella mia Morbegno”

Che studi hai fatto?

“Un istituto tecnico elettronico a Sondrio, città principale della Valtellina”

Hai praticato altri sport oltre al ciclismo da ragazzino?

“Prima di optare per la bicicletta ho fatto atletica, basket e calcio: ero piuttosto indeciso, ma poi ho fatto la scelta giusta”

Segui altri sport? (se sì, per quale atleta o squadra tifi?)

“Sono interista, ma in realtà guardo soprattutto il ciclismo e un po’ di sci”

Genere musicale?

“Mi piace svariare tra i generi e le nazionalità di canzoni e cantanti, in allenamento sento parecchia musica spagnola che in squadra va per la maggiore”

Film e Serie tv preferita?

“Adoro svariare pure qui”

La tua passione o il tuo hobby più particolare?

“La montagna (anche a piedi)”

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