Matteo Fabbro unico italiano di un ProTeam nella grande fuga del Lombardia
Non è stato Il Lombardia della fuga facile iniziale. Un primo tentativo di appena tre uomini è andato subito via da Bergamo, ma sul primo strappo è già stato riassorbito. Sul secondo, il Selvino, Matteo Fabbro è riuscito a inserirsi in un attacco a 11 che sul successivo colle di Berbenno è raddoppiato: lui era uno dei soli due esponenti di ProTeam in mezzo a venti corridori del World Tour, nonché uno dei soli tre atleti italiani presenti lì davanti.
I battistrada sono proceduti tra i 3 e i 4 minuti di vantaggio sul gruppo, controllato dalla UAE nella transizione verso il lago di Como, finché sull’ascesa alla Madonna del Ghisallo (patrona dei ciclisti) il ritmo del plotone è aumentato e sulla durissima colma di Sormano lo scalatore friulano è stato ripreso dopo aver trascorso circa 160 chilometri in avanscoperta. Di lì a breve è scattato l’atteso spettacolo solitario di Pogacar.
In quel momento mancavano una cinquantina di chilometri all’arrivo. Alle spalle del campione del Mondo e dei primi gruppetti inseguitori, Davide Piganzoli in sella alla sua speciale AURUM Magma Laque of Como si è infine piazzato 28° sprintando su Martinez (Red Bull) e Dunbar (Jayco).
L’immagine di copertina in alto è di Sprint Cycling Agency, questa fotogallery è a cura di Maurizio Borserini
Fabbro: “Gara tiratissima fin da subito, basti pensare che 4800 metri di dislivello sono stati completati a quasi 42 km/h di media! Sono contento di come ho pedalato e di come siamo andati di comune accordo prima che cominciasse di fatto un’altra corsa.”
Il direttore sportivo del Team Polti Kometa, Stefano Zanatta: “I nostri ragazzi hanno affrontato con lo spirito giusto una giornata massacrante. Bravo Matteo a entrare nel fugone e bravi i compagni a supportare Piganzoli, in particolare Mattia Bais che è rimasto al suo fianco persino sul Sormano. A proposito di Piga, era normale pagare un po’ certi ritmi in uno degli scenari ciclistici più competitivi in assoluto. Noi siamo felici dei progressi mostrati da lui e da tutta la squadra.”