Maestri, un podio che consola
Un terzo posto per Mirco Maestri, bravo a buttarsi in volata (lui che non è uno sprinter puro) nel gruppo ristretto di 11 corridori che è arrivato a giocarsi il Giro Città di Reggio Calabria: questo quanto raccolto dalla EOLO KOMETA dopo una giornata da protagonisti, per cercare di mettere Albanese nelle condizioni di vincere. Alla fine l’ha spuntata Johnatan Restrepo (GW Shimano-Sidermec) davanti a Tivani (Team Corratec), dopo che il gruppetto di attaccanti è riuscito ad avvantaggiarsi sul gruppo sulla seconda salita di giornata (quella del Colle Sant’Elia). La corsa era esplosa sul primo GPM proprio grazie all’azione della EOLO KOMETA: l’obiettivo era quello di mettere in difficoltà i velocisti più forti, e infatti con il lavoro degli uomini in blu i vari Viviani, Colnaghi e Forelli sono andati in difficoltà. Sulla discesa successiva è continuato l’attacco di squadra capace di creare un gruppetto di 15 corridori di cui ben 5 della EOLO KOMETA, prima che una foratura capitata a Maestri ha permesso al gruppo di rientrare. Poi l’ultima salita, e i continui attacchi che hanno tagliato fuori Albanese con Maestri che ha provato a giocarsi la volata conquistando il podio.
Stefano Zanatta: “Abbiamo cercato fin da subito di fare la corsa, prendendo forte la prima salita per mettere in difficoltà i velocisti. Poi abbiamo continuato ad attaccare anche in discesa ma purtroppo Maestri ha forato e Pietrobon ha dovuto dargli la sua bicicletta, e il gruppo ha potuto rientrare. Sull’ultima discesa i continui attacchi hanno formato questo gruppetto di 11 con Mirco che ha provato a fare la volata: il podio ci consola un po’ per quella che forse è un’occasione persa. Ma va bene così”.
Mirco Maestri: “Secondo me abbiamo corso bene, l’obiettivo era quello di fare corsa dura per scremare il gruppo e la corsa si è decisa sull’ultima discesa. Io l’ho fatta sempre davanti perché temevo che il gruppo si rompesse e infatti così è successo, mi sono trovato con altri 10 corridori e non ho mai dato il cambio perché sapevo che dietro c’era Albanese che poteva rientrare. Poi quando abbiamo preso un minuto di vantaggio ho badato a non restare tagliato fuori e a stare attento agli attacchi. In volata ci ho provato, ma Restrepo ha fatto un bello sprint mentre Tivani l’ho passato subito dopo la linea d’arrivo: forse sono partito un po’ troppo tardi, ma va bene comunque così”.