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Giovanni Lonardi, quinto nella gara inaugurale del CRO

CRO Race (2.1)
Tappa 1: Primosten - Sinj (181 km)

Top-5 nell’arrivo in volata della prima tappa della CRO Race, con una lunga giornata di vento contrario e con la squadra protagonista anche nella fuga di Simone Bevilacqua. La notizia peggiore è stata la caduta di David Martín negli ultimi chilometri, con un forte colpo al braccio.

181 chilometri e il tempo per fare tutto. Si è formata rapidamente una fuga di cinque corridori con la presenza di Bevilacqua, deciso a essere presente in una giornata molto difficile per i coraggiosi. Hanno preso rapidamente 4 minuti e il gruppo ha giocato con il distacco, sapendo come tenerlo sempre sotto controllo.

Il gruppo di testa è stato selezionato, finché sono rimasti solo tre corridori davanti al nostro Simone. Il corridore italiano ha lottato per diventare il leader della montagna, ma alla fine si è trovato a un solo punto da una classifica per la quale ha lottato e infatti ha anche vinto la salita di Klis (2a categoria). Non è bastato e a 20 km dall’arrivo sono stati assorbiti dal gruppo principale.

Foto: Luis Angel Gomez/SprintCyclingAgency.

Da quel momento in poi, la EOLO KOMETA ha preso il comando, ispirata e fiduciosa delle proprie possibilità in volata. Quando tre corridori stavano conducendo il perfetto piazzamento in testa al gruppo, una pesante caduta ha colpito David Martin. Un colpo al braccio, molto dolore e l’attesa che i medici valutino le sue condizioni, per capire se può continuare la corsa.

La squadra non si è arresa e ha mantenuto la posizione di testa, con Mirco Maestri che ha piazzato Giovanni Lonardi e il nostro velocista che cercava di arrivare al traguardo nel migliore dei modi. Grazie alla buona situazione è riuscito a concludere al quinto posto, dietro al vincitore Viviani (INEOS) e con diversi giorni a disposizione per continuare a provare.

Giovanni Lonardi: “Oggi è stata una corsa abbastanza regolare, con la fuga che è andata via e il gruppo che ha controllato. Nel finale sono rimasto davanti solo con Maestri e abbiamo provato a prendere l’ultimo chilometro in testa al gruppo, ma forse ci siamo mossi troppo presto perché il treno della Ineos ci ha superato. Io mi sono comunque buttato nella volata e ho cercato di fare il miglior risultato possibile, spero nei prossimi giorni di fare di più”.

Jesús Hernández: “Dobbiamo sottolineare il lavoro della squadra, che ha corso posizionata molto bene, con attitudine, e il risultato è l’immagine che è stata data. Li abbiamo visti grandi e hanno portato Lonardi sulle spalle con un lavoro fantastico”.

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