Haimar Etxeberria lascia il segno a Valencia: grande vittoria sulla ripida via San José ad Ayora
La classifica generale era soprattutto una questione di sette corridori dopo le evoluzioni della seconda tappa e la proposta orografica dell’ultimo giorno, ma la vittoria parziale sul pendio finale della via San José, davanti all’omonimo eremo nella città di Ayora, non era un obiettivo secondario. Lì, sulle sue pendici, hanno brillato Haimar Etxeberria e Gabriele Raccagni, primo e secondo in una frazione finale della Volta a Valencia che ha incoronato il francese Adrien Maire (Aix-en-Provence), vincitore della Vuelta a Extremadura qualche mese fa, nella classifica generale. Etxeberria ha concluso la Volta al nono posto.
Tappa finale breve, con un nervoso percorso finale caratterizzato dall’ascesa all’Alto de Zarra e dal muro finale, impegnativo, breve ma in pavé. La corsa, a parte una grossa caduta che ha temporaneamente tagliato il gruppo a metà gara, è stata ancora una volta segnata da continue alternative offensive, più o meno numerose, con poco margine di tempo e meno vita. Edoardo Alleva, Fran Muñoz e lo stesso Haimar Etxeberria si sono visti in questa dinamica di attacchi da parte della struttura U23 della Fondazione Contador.
Il ciclista di Irun è bravo alla Volta a Valencia, come ha dimostrato l’anno scorso con una grande prestazione. In una stagione complessa, con cadute, infortuni e incidenti, Etxeberria ha iniziato a rimontare dall’estate. Lungo il percorso, tanto duro lavoro. “Vorrei ringraziare tutta la squadra per il duro lavoro svolto. Alla fine con questa vittoria abbiamo trovato un po’ di giustizia per tutto il buon lavoro che è stato fatto in questi giorni. Nei due giorni precedenti saremmo stati in grado di lottare per la vittoria, ma sono state le fughe ad avere la meglio. In questi giorni siamo stati in buona forma. Oggi mi sono sentito particolarmente bene, molto a mio agio per tutto il giorno, e il supporto dei miei compagni di squadra è stato impressionante. Raccagni è stato particolarmente attento a me ogni giorno, mi ha aiutato molto”.