Pioggia e freddo non fermano la Polti Kometa nel “tappone accorciato” del Giro d’Italia
Le condizioni climatiche molto rigide, con freddo e pioggia per tutta la tappa e persino neve all’inizio, hanno fatto sì che il previsto tappone odierno venisse accorciato, eliminando la salita del Giogo di Santa Maria/Umbrailpass e percorrendo solo 118 chilometri.
Con temperature inferiori ai 5 gradi e l’acqua che continuava a venir giù, i corridori hanno effettuato il cerimoniale del foglio firme a Livigno, ma poi sono saliti su bus e ammiraglie per trasferirsi a Lasa, dove la 16^ tappa del Giro d’Italia è effettivamente cominciata.
I corridori del Team Polti Kometa si sono mostrati audaci come al solito, con Mirco Maestri che è entrato in una fuga di quattro uomini che comprendeva anche Alaphilippe. La Movistar non ha lasciato spazio, non arrivando mai a concedere nemmeno due minuti, ma c’è stato spazio per un’evasione dal gruppo di Andrea Pietrobon sul passo Pinei: pedalando al fianco di capitan Maestri per qualche chilometro, Pietrobon ha difeso la sua leadership nelle classifiche di fughe e traguardi volanti.
Nelle rampe finali del Monte Pana, una volta avvenuto il riassorbimento da parte del peloton e andata in scena l’ennesima vittoria di Pogacar, Davide Piganzoli è stato il miglior corridore della Polti Kometa a Santa Cristina Val Gardena: ha tenuto un bel ritmo nel gruppetto inseguitore e si è piazzato 18°, mantenendo il 13° posto in classifica.
Piganzoli: “Abbiamo fatto la penultima salita molto velocemente, il gruppo ha accelerato per neutralizzare la fuga e sull’ultima ascesa la UAE ha imposto una forte andatura per aprire la strada alla maglia rosa. Personalmente ho fatto il massimo per giunger bene alla meta e sono piuttosto soddisfatto.”.
Stefano Zanatta, direttore sportivo: “La gara è stata molto veloce, piena di attacchi e movimenti. Siamo riusciti a essere presenti davanti con Maestri, e per un frangente pure Pietrobon, poi Piga è riuscito a tener botta con i big. Ha portato al termine egregiamente una giornata difficile e conserva qualche chance in chiave top-10 generale.”.
Una lotta che continuerà domani con le cinque salite tra Selva di Val Gardena e l’arrivo in quota al passo del Brocon, dopo 159 chilometri in cui ancora una volta il meteo potrebbe condizionare lo sviluppo della corsa.