Giro delle Asturie, una corsa talismano
Sulla strada per il Giro d’Italia, le Asturie sono lo step finale: ultima occasione per mettere a punto tutti i dettagli. Ma è anche uno scenario in cui il Team Polti Kometa ha ottenuto grandi prestazioni negli ultimi anni; lo ha fatto nel 2023 con Lorenzo Fortunato (tappa regina e classifica generale) e ora vuole ripetere quel risultato.
Le tre tappe saranno un po’ meno impegnative quest’anno, per un percorso che inizia venerdì col Cordal come primo giudice per decidere il vincitore e il leader a Pola de Lena. La giornata più semplice sarà la seconda, anche se prevede sei Gran Premi della Montagna adatti a una probabile volata ristretta a Ribadesella. Infine, domenica, la salita del Violeo nei 15 chilometri conclusivi segnerà la fine del Giro delle Asturie.
La Polti Kometa avrà come leader Jhonatan Restrepo in virtù della sua versatilità e capacità di vincere nei tre giorni. Con questo obiettivo nel mirino, i suoi compagni di squadra cercheranno di proteggerlo: si tratta del giovane scalatore Álex Martín, riferimento per i momenti più ardui, di Javier Serrano per eventuali sprint, poi di Fran Muñoz, Andrea Garosio e Davide De Cassan che potranno giocarsi le loro chance in fuga. Menzione speciale per il ritorno di Davide Bais dopo la caduta ad inizio Tour of the Alps: si è ripreso e non vede l’ora di affrontare questa nuova sfida.
L’italiano Bais si dice “pronto per la gara, mi sento bene e spero di tornare ai miei livelli su un percorso sempre impegnativo. Sono felice di far parte di questo gruppo e vogliamo far bene come stanno facendo i nostri colleghi in Turchia”.
Restrepo è fiducioso di “essere all’altezza dell’alto livello di questa gara: ci stiamo preparando per la corsa rosa e vogliamo arrivarci col giusto ritmo. Stiamo facendo tutti un ottimo lavoro e spero di ottenere buoni risultati questa settimana per poter affrontare l’evento clou dell’anno col morale al massimo”.
Jesús Hernández, direttore sportivo: “Non sono le Asturie a cui siamo abituati, con l’assenza delle scalate più dure e la presenza di una formazione World Tour come la UAE che cercherà sicuramente di dominare. Da parte nostra, non abbiamo un vero e proprio capitano ma per questo potremo cogliere l’attimo in diverse situazioni per essere protagonisti.”