Solo il treno ferma Fancellu, David Martin 10° in volata
Tour de Hongrie (2.1)
Tappa 3: Sarospatak – Nyiregyhaza (154 km)
La pioggia è arrivata, ma la EOLO KOMETA non è venuta meno al suo piano di far parte della fuga, con Alessandro Fancellu attivo nei primi chilometri per entrare in una fuga di cinque corridori e farsi strada. Le gocce di pioggia cadevano, il tempo passava, ma il gruppo principale non permetteva alla fuga di superare i due minuti di vantaggio. L’aneddoto della giornata è arrivato a 76 chilometri dall’arrivo, con un passaggio a livello che ha fermato per qualche minuto l’avanzata della fuga e del gruppo, senza tuttavia influire sull’esito della corsa.
Sempre intorno al minuto, senza possibilità di arrivare ma soddisfatti di poter avere la loro parte di protagonismo, le staffette in testa alla gara sono state mantenute fino agli ultimi 15 chilometri, con la pioggia che continuava a cadere sulla gara, quando questo tentativo è terminato. Nello sprint finale, David Martín ha cercato la sua occasione per essere 10° e continuare a fare esperienza in questo tipo di arrivi.
Alessandro Fancellu: “Oggi i direttori ci hanno chiesto di essere nella fuga, l’Ungheria è una gara importante e noi dovevamo esserci. Io e Diego Pablo eravamo nei tentativi, alla fine è toccato a me e abbiamo fatto un gruppo che ci ha permesso di essere protagonisti. E poi in volata David Martin è stato bravo, è riuscito a stare davanti a un gruppo di velocisti di alto livello. Nelle tappe rimanenti, domani avremo un’altra volata e domenica sulla salita Mark Christian sarà sicuramente con i migliori”.
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