Slovenia, terra di scalatori

Tour of Slovenia (2.1)
Dal 15 al 19 giugno
Tappa 1: Nova Gorica-Postojna (164,7 km)
Tappa 2: Ptuj-Rogaška Slatina (174,1 km)
Tappa 3: Žalec-Celje (144’6 km)
Tappa 4: Laško-Velika planina (152’5 km)
Tappa 5: Vrhnika-Novo mesto (156’1 km)

Nella terra di Primoz Roglic e Tadej Pogacar, anche la EOLO KOMETA vuole lasciare il segno con il Giro di Slovenia e i suoi cinque giorni di ciclismo. Due arrivi in quota, tanta salita, chiederanno il massimo agli azzurri, che arrivano con un buon ritmo di gara dopo l’Adriatica Ionica.

La classifica generale si deciderà il primo giorno, con una salita di seconda categoria a meno di 15 chilometri dall’arrivo. Dopo una tappa lunga e spacca gambe, seguiranno i due tratti montuosi, con una menzione speciale per l’arrivo a Velika planina, con i suoi 8 chilometri a una pendenza media del 7,6%. Nemmeno l’ultimo giorno sarà terreno per gli sprinter, con una salita negli ultimi 10 chilometri della tappa.

Un’occasione eccezionale per Vincenzo Albanese, che si è riposato dopo il Giro d’Italia e può mostrare la sua velocità e la sua capacità di risolvere gli arrivi in piccoli gruppi, senza dimenticare il contributo di Gavazzi. Per quanto riguarda le montagne, Lorenzo Fortunato cercherà di avere maggior fortuna rispetto all’Adriatica Ionica con un Fancellu che sembra aver fatto un salto di qualità nella sua progressione come ciclista.

Jesús Hernández: “Sarà il debutto di diversi corridori dopo il Giro. Dobbiamo vedere come Fortunato si è ripreso dall’Adriatica Ionica. Vogliamo essere il più avanti possibile con lui, e naturalmente cercheremo di vincere una tappa. Credo che ci siano fino a tre tappe in cui Albanese può fare molto bene, dove ci saranno piccoli gruppi o la salita finale e in questo modo sono sicuro che saremo protagonisti, avremo una presenza e lotteremo per farci vedere”.