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Rivi alimenta il sogno con una bella fuga che finisce vicino al traguardo e Belletti finisce nono a Ruffec

35º Tour du Poitou-Charentes
Tappa 2: Parthenay – Ruffec (193,6 km)

Nessuna gara è inferiore, nessuna gara è indifferente. Ogni volta che c’è un bavaglino, c’è sempre un impegno. E questo impegno è nel DNA dell’EOLO-KOMETA Cycling Team. La vittoria è molto difficile ai massimi livelli, ma la lotta e l’impegno saranno sempre sicuri. Nella seconda tappa del Tour Poitou-Charentes Samuele Rivi è stato l’incarnazione di questa filosofia. L’italiano ha combattuto nella fuga che, dopo due precedenti tentativi di una certa solidità senza rappresentanza di squadra, ha gestito le fasi finali della tappa per essere inseguito negli ultimi 3,5 km. Il francese Jason Tesson ha vinto lo sprint, mentre Manuel Belletti, l’unico dei corridori della squadra che è arrivato nel gruppo di testa dopo una nuova caduta nella parte finale della tappa, ha firmato una nuova top-10 per gli uomini in blu: nono a Ruffec.

È successo dopo la prima delle quattro salite di qualificazione per il grand prix de la montagne del giorno. Rivi, l’italiano Samuele Zoccarato e il francese Laurent Pichon si sono mossi lì e questa mossa, dopo quelle precedenti che avevano temporaneamente condotto la tappa ma avevano finito per essere inseguiti di nuovo dal gruppo o da un primo gruppo di testa (perché il gruppo si è diviso in alcuni punti), ha raggiunto più di 2’20” che all’interno degli ultimi 40 chilometri. Ma il gruppo, con le squadre affamate di sprint, ha lavorato duramente e ha interrotto la fuga. Vincere è difficile, ma l’impegno prevale sempre.

Samuele Rivi: “Oggi è stata una buona occasione per cercare di arrivare, anche se il gruppo naturalmente ha lavorato molto duramente per prenderci. Ci è mancata un po’ di fortuna per finire, ma è stata una bella giornata. E duramente, abbiamo consumato molte forze. Spero di fare bene nella cronometro, ho lavorato molto su questa disciplina in questa stagione, ma non era il mio obiettivo principale per questa gara, il mio obiettivo era nelle fughe e per aiutare i miei compagni di squadra. Sia Erik che John hanno perso tempo in queste tappe e non sarà una buona gara a tempo per la lotta per la classifica generale”.

Per giovedì, un doppio settore. Prima, presto, 109,6 chilometri che nella sua parte finale ripetono la dinamica orografica di questi giorni: percorsi stretti, con ripidi, nervosi, pericolosi per le cadute. Nel pomeriggio, una gara a tempo di 23,5 chilometri che sarà sicuramente fondamentale per la risoluzione della classifica generale. Una cronometro, perché no, per sognare le belle prestazioni di Erik Fetter, campione nazionale ungherese, John Archibald o anche dello stesso Samuele Rivi, che ha avuto un grande campionato nazionale italiano.

Settore 1: Moncontour – Loudun (109,6 km).

Settore 2: Monts-sur-Guesnes – Loudun (23,5 km ITT).

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