Quarto posto sul muro di Primošten per Albanese
CRO Race (2.1)
Tappa 3: Sinj – Primošten (157 km)
I durissimi 800 metri finali della terza tappa della CRO Race hanno dimostrato il valore di Albanese in questi finali. La EOLO KOMETA ha sfruttato al meglio tutte le possibilità offerte dalla tappa odierna. L’inglese Mark Christian ha dato alla squadra un ruolo di primo piano nella prima parte della giornata, inserendosi in una fuga di sette corridori che non ha mai sognato di avere una vera possibilità, ma ha affrontato il terreno costiero della tappa con coraggio.
Il ritorno del gruppo si è fatto sentire in testa alla corsa e lo stesso Christian ha stretto la fuga su una delle ultime salite ripide prima dell’arrivo. Neutralizzato a 15 chilometri dall’arrivo, è toccato ad Albanese mettersi davanti e prepararsi per l’ascesa al muro di Primošten.
La fase finale è stata una trappola con un muro con rampe sopra il 18%, dove Albanese era ben piazzato grazie al lavoro dei suoi compagni di squadra. Con un ritmo costante, sfruttando i tratti più duri, ha fatto progressi sulle rampe di cemento duro fino a quando l’asfalto è tornato e ha continuato a sprintare per concludere in quarta posizione. La classifica generale vede ora l’italiano al quinto posto, a 16 secondi dal leader Milan (Bahrain).
Vincenzo Albanese: “La squadra ha fatto un lavoro spettacolare e grazie a loro sono riuscito a iniziare l’ultima salita in condizioni perfette. Mi sentivo molto bene ed ero consapevole di poter arrivare davanti, anche se sapevo che gli ultimi metri erano troppo duri per le mie caratteristiche. Sono molto soddisfatto di questo risultato, perché dei tre corridori che mi hanno battuto, uno ha vinto il Tour e l’altro la Milano Sanremo. Ci sono ancora buone opportunità e vorrei fare del mio meglio anche nella classifica generale”.
Coppa Agostoni (1.1)
Lissone-Lissone (193km)
I ragazzi chi hanno provato: prima con Montoli che ha cercato la fuga, poi con Sevilla che è stato protagonista della fuga di giornata capace di raggiungere 8’ di vantaggio sul gruppo. Un nubifragio si è poi abbattuto sul gruppo, bagnando le polveri dei ragazzi in blu: bravo Bais, arrivato con il gruppo dei primi inseguitori.
Biagio Conte: “Non posso dire niente alla squadra e all’atteggiamento che hanno avuto i ragazzi. Purtroppo Fortunato non aveva una buona gamba, e l’acquazzone che abbiamo preso l’ha penalizzato. Sono contento di quello che hanno fatto Bais e Gavazzi che sta crescendo di condizione, sono contento per il coraggio di Sevilla che è andato in fuga come gli avevamo chiesto, e per Montoli e Pietrobon che hanno vissuto la loro esperienza tra i pro”.