Le prime salite nel massiccio del Giura e un ritmo elevato pieno di alternative segnano la seconda tappa a l’Ain
33º Tour de l´Ain
Tappa 2: Lagnieu – Saint-Vulbas (136 km)
Una giornata breve in termini di chilometraggio, ma complicata in termini di orografia. I contrafforti del Giura hanno fatto da sfondo a una seconda tappa in cui molti corridori hanno affrontato la catena finale del Col d’Ordonnaz e il Col de Portes. Questo è stato un segno sintomatico delle cose a venire, con la fuga del giorno che è stata spazzata via prima di raggiungere il punto caldo del viaggio proposto.
Cinque corridori si sarebbero distinti con un vantaggio di venti secondi, negli ultimi due chilometri sarebbero stati superati da dietro da un sesto, il vincitore finale della tappa e nuovo leader provvisorio della corsa: il tedesco Georg Zimmermann. Mark Christian (30°) e Luca Wackermman (38°), in un secondo gruppo di inseguitori a 1’44” di distanza, sono stati i primi corridori della squadra al traguardo.
Questo sabato, il Tour de l’Ain arriva alla sua conclusione con una tappa impegnativa, ancora più corta della precedente, ma con un percorso spezzato con il Col de Mentheres, con sette chilometri molto impegnativi sulla pista Confort, e la successiva salita fino al traguardo nel villaggio e centro di sport invernali di Lélex. Luca Wackermann, 28° a 1’54”, partirà come miglior pilota della squadra.
Edward Ravasi, 56° al traguardo: “Venerdì è stata una giornata molto esplosiva, abbiamo corso in blocchi tutto il giorno. Nel mio caso, non ho recuperato la prima parte della gara, forse perché è la mia prima gara dopo un po’ di tempo. Sull’ultima salita ho dato tutto quello che avevo per essere il più avanti possibile fino alla fine. La tappa di questo sabato sarà migliore per me e cercherò di fare una buona prestazione”.
Sergio García, 63°: “All’inizio della tappa mi sentivo molto bene, stavo tenendo il gruppo senza grosse difficoltà. A metà gara, intorno al chilometro 65 circa, ho iniziato a sudare molto. Mi stavo disidratando molto rapidamente. Sono sceso alla macchina per prendere l’acqua per i miei compagni e per me, ma le cattive sensazioni continuavano e ho dovuto ripiegare sulla penultima salita. Alla fine, ogni volta che ho una giornata così, il giorno dopo è molto meglio. Spero che questo sabato sia lo stesso, che possiamo uscire da questa striscia e dare il massimo. Ho piena fiducia in me stesso, perché fisicamente sono in buona forma”.
[ Elise Chauveau / Tour de l’Ain (1)]