Javi Serrano 4° nella prima tappa in linea del Tour du Rwanda
Il veloce corridore madrileno ha affrontato l’arrivo ondulato di Kibeho rimanendo appena fuori dal podio e dimostrando la grande attitudine del Team Polti Kometa all’inizio di questo Tour du Rwanda.
Al debutto di ieri nella cronosquadre è seguita oggi la prima giornata in linea della corsa africana. Una tappa breve, in cui il gruppo ha lasciato andare una fuga di tre corridori e poi ha corso con calma in attesa di entrare in azione nei momenti decisivi.
Già negli ultimi 40 chilometri, il ritmo è accelerato per ridurre gli oltre 7 minuti di vantaggio dei battistrada, riprenderli a 10 km dall’arrivo e preparare la volata. La Polti Kometa ha agito soprattutto con Andrea Garosio durante la giornata, e nella parte finale tutti hanno lavorato bene per il posizionamento finale nello sprint, ma ciò non è bastato per alzare le braccia sul traguardo. Quarto posto per Javi Serrano che lascia alla squadra la voglia di fare di più.
Biagio Conte: “Penso che siamo stati bravi a resistere al caldo (29 gradi) e all’altitudine. Manuel Peñalver ha pagato soprattutto queste condizioni nel finale e per questo abbiamo puntato su Javier. Era ben piazzato, peccato che all’ultima curva non sia riuscito a recuperare terreno contro corridori più forti ma domani avremo un’altra possibilità per fare risultato”.
Serrano: “È stata una tappa molto diversa da quelle a cui siamo abituati. All’inizio è stata lenta con la fuga, abbiamo fatto l’andatura insieme alla Soudal QuickStep e negli ultimi 50 chilometri è stato un turbine di scatti e controscatti. Siamo riusciti a controllare, i miei compagni di squadra mi hanno aiutato e, anche se all’ultima curva eravamo un po’ indietro, sono riuscito a chiuder quarto. Ci siamo sentiti bene ed è ora di recuperare e cercare di migliorare i piazzamenti nelle prossime tappe”.
Domani si percorreranno 141 chilometri nella terza frazione, con sette salite in una giornata e oltre 2000 metri sul livello del mare per diversi tratti. L’arrivo, con la Cote de Bumazi negli ultimi 15 chilometri, dovrebbe vedere un altro sprint, anche se probabilmente un po’ più selezionato.