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Il Team Polti Kometa non teme i ventagli: Lonardi a podio e Fetter in fuga allo ZLM Tour

ZLM Tour (2.1)
Tappa 4: Roosendaal – Roosendaal (196,7 km)

Chi l’ha detto che le tappe pianeggianti sono noiose e dal copione prevedibile? Vero, la quarta frazione dello ZLM Tour si è conclusa in volata. Ma è stata un turbine di ventagli e contrattacchi, in un lungo giro del Brabante olandese che ha visto pure due passaggi sulla diga Oesterdam. Dopo l’azione di un paio di corridori Continental, la fuga giusta prende corpo al km 80: Erik Fetter è uno dei protagonisti di un gruppo di testa dapprima di 4 uomini, poi di 6, poi addirittura di 26 quando i principali velocisti (tra cui Lonardi e Peñalver) li hanno raggiunti.

Rendendosi conto di non avere speranze a causa della presenza di qualche uomo classifica lì davanti, tanti fuggitivi attendono il plotone per poter inseguire più coperti e rimangono in dieci a scappar via nei 50 chilometri conclusivi. Tra questi c’è sempre Fetter. I treni dei velocisti effettuano un gran forcing per evitare la seconda beffa consecutiva e riescono nel loro intento in extremis: gli ultimi superstiti vengono riacciuffati a 200 metri dal traguardo di Roosendaal e lì parte uno sprint nel quale Lonardi si piazza alle spalle della maglia verde Van Uden e del belga Dehairs.

Dopo Valenciana, Antalya, Turchia e il Giro… un’altra gara a tappe dove Lonardi sale sul podio quest’anno: “Corsa super tirata oggi!” commenta il classe ’96 veronese dopo l’arrivo “Sono contento perché credo di aver corso benissimo, sempre davanti grazie anche al lavoro eccellente dei miei compagni. Nel finale mi sono incollato alla ruota di Van Uden, ho provato a uscire a 80 metri dalla linea ma ha vinto il più forte. Sono sempre lì e un bel piazzamento non è da buttar via, domani proverò a sfruttare l’ultima chance…”

Così l’ungherese Fetter: “Oggi abbiamo affrontato le stimolanti e impegnative sfide delle corse da queste parti, è stata una battaglia senza fine. Da quando ho centrato la fuga, il mio obiettivo è divenuto quello di non permettere che partisse un contrattacco senza il Team Polti Kometa in modo tale da poter sgravare Lona e Peñalver dalla responsabilità di tirare. Missione compiuta!”

Infine l’analisi del direttore sportivo Biagio Conte: “Bravi tutti, davvero, soprattutto per la prima parte dove il vento era continuo e ha spezzato più volte il gruppo. Ci sono state infatti delle cadute nelle fasi iniziali, tra cui una scivolata di Diego Sevilla senza nessuna conseguenza, mentre Mirco Maestri è rimasto in uno dei tronconi di coda, ma grazie alle sue note qualità e al fatto che fosse lì pure la maglia gialla Herregodts il nostro lavoro insieme all’Intermarché Wanty ci ha permesso di rientrare mantenendo la top-10 del capitano nella generale. Stiamo migliorando giorno dopo giorno e a Oosterhout speriamo di chiudere in bellezza.”

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