I grandi. E insieme a loro, la EOLO KOMETA
Il ciclismo riesce a tirare fuori giornate come questa: giornate in cui la fatica dei corridori, la forza del vento gelido, la durezza della salita si mescolano insieme per regalare lo spettacolo più puro e l’immagine di uno sport meraviglioso.
Nessuno spazio alla poesia, oggi: solo tantissima fatica, e per stare davanti tutto il coraggio e il cuore che si trovano dentro di sé. Una tappa che si sapeva sarebbe stata dura, resa quasi impossibile da un vento fortissimo e dagli scrosci di pioggia che arrivavano a ghiacciare i muscoli tagliandoli come con un coltello. Una tappa che ha cambiato la classifica (Roglic ha vinto e ha conquistato la maglia di leader, oltre ad aver sfilato quella verde dalle spalle del nostro Bais) e che ha visto i corridori più forti del mondo darsi battaglia senza esclusione di colpi. Ed è splendido vedere che là, in mezzo ai mostri sari del ciclismo, i nostri ragazzi siano stati capaci di prendersi il loro spazio.
Prima la fuga di Erik Fetter, bravissimo a entrare nell’attacco di giornata in un gruppo di 5 corridori capace di resistere fino ai 30 km dal traguardo. E poi, lui: Lorenzo Fortunato, che ancora una volta ha dimostrato di avere la condizione e la testa per restare lì davanti. Ieri aveva provato a vincere la tappa attaccando a 2 km dalla fine, oggi ha stretto i denti e resistito nel gruppo dei migliori che si faceva sempre più sottile. Un Fortunato che davvero fa ben sperare in vista dei prossimi impegni: giusta la faccia, giusto l’atteggiamento che lo porta a correre sempre davanti, e una condizione che cresce con il passare dei giorni. E soprattutto, la voglia di migliorare che non lo porta mai a essere soddisfatto.
Lorenzo Fortunato: “Non sono contento, avrei voluto arrivare nei primi dieci ma non ci sono riuscito. È stata una salita strana, con il vento contrario che non ha consentito di fare tanta differenza e a me è mancato il cambio di ritmo nell’ultimo chilometro e dovrò lavorare su questo. Lavorare, lavorare, lavorare”.
Stefano Zanatta: “Anche oggi, bene: abbiamo iniziato la tappa battagliando e siamo andati in fuga con Fetter. Poi nella salita finale Fortu ha tenuto con i migliori fino all’ultimo chilometro per poi sfilarsi un po’: bravi tutti, oggi è stata una tappa fatta di vento, freddo e pioggia”.