Giro di Lombardia: una corsa? No, un monumento
Giro di Lombardia (1.UWT)
Bergamo-Como (253 km)
La gente del ciclismo è cresciuta ascoltando. Ascoltando i racconti dei nonni (sì perché tutti, tutti abbiamo avuto un nonno appassionato di ciclismo) che parlavano di corse e corridori, di sfide e di salite, di leggende e di campioni. La gente del ciclismo è cresciuta sognando. Sognando di vivere anche solo per una volta giornate come questa, giornate come quella del Giro di Lombardia: la più bella, la più dura, la più affascinante.
Il freddo dell’autunno. L’odore delle foglie ingiallite. La durezza di un percorso che non fa sconti a nessuno. Una corsa che tutti vogliono vincere perché vincere il Giro di Lombardia vale una carriera. Dunque, eccoci qua: ed è già splendido, per noi della EOLO-KOMETA, esserci e prendere il via. Non ci abitueremo mai, a corse così, e ogni volta è come se fosse la prima. L’anno scorso avevamo corso alla grande, con Lorenzo Fortunato capace di resistere e di restare con i più forti fino alla fine. Quest’anno, proveremo a fare lo stesso: con la stessa voglia, quella di sempre, di meritarci la wild card e di onorare la nostra maglia.
Stefano Zanatta: “Questa è una corsa affascinante, durissima e bellissima: siamo alla fine di una stagione lunga e faticosa ma abbiamo tutte le intenzioni di giocarci le nostre carte e di onorare questa classica che è un monumento del ciclismo. Per essere qui abbiamo ricevuto un invito, e il nostro imperativo è quello di meritarci questo onore. Arriviamo a questo Giro di Lombardia con le gambe stanche per i tanti chilometri fatti fin qui, ma con la voglia di farci vedere fino alla fine. In tanti vogliono vincere questa corsa ma solo uno ci riesce: noi, faremo la nostra parte”.
FORMAZIONE: Davide Bais, Mark Christian, Alessandro Fancellu, Erik Fetter, Lorenzo Fortunato, Mirco Maestri, Samuele Rivi
PROFILO IL LOMBARDIA