Giro dell’Emilia: salite e campioni a casa di Fortunato
I portici che da Bologna portano su in cima a San Luca sono i più lunghi del mondo e, insieme, anche i più belli. Un luogo magico, una città bellissima: ma allo stesso tempo una salita dura per l’arrivo di una corsa che ogni anno diventa sempre più importante. Signore e signori, ecco a voi il Giro dell’Emilia.
Solo a guardare i partenti, si capisce quanto la corsa che partirà da Carpi per arrivare a Bologna dopo 204,1 sia ormai un appuntamento di altissimo livello: ci saranno Adam e Simon Yates, ci sarà Mas e ci sarà Roglic, ci sarà Vlasov e ci sarà Pogacar, ci sarà Hindley e Sivakov ma anche Pinot. E ci saremo anche noi della EOLO KOMETA: ecco Fortunato, che qui l’anno scorso è andato fortissimo e che corre sulle strade di casa, ed ecco Mattia Bais con Garosio, Alex Martìn, Piganzoli, Sevilla e lo stagista De Cassan.
Il percorso vedrà la partenza dalla Piazza dei Martiri a Carpi, per arrivare alla prima salita di giornata a Samone (6 km al 6,7%) e dopo una serie di saliscendi il gruppo affronterà un anello con la salita dura di Monte Nonascoso. Ci si butterà poi verso Bologna per affrontare le 5 salite a San Luca, che alla fine si faranno sentire eccome nelle gambe del gruppo: sul traguardo finale, saranno in pochi a giocarsi la vittoria finale. Speriamo di esserci anche noi.
“Questa – dice il direttore sportivo Stefano Zanatta – è una corsa molto bella ma anche molto dura, vista la qualità del gruppo che si presenterà alla partenza e si darà battaglia fino alla fine: stiamo arrivando alle ultime corse della stagione, e tutti vogliono cercare la vittoria. Quello che posso dire è che la vogliamo cercare anche noi, o almeno vogliamo fare una bella corsa come stiamo facendo in queste ultime settimane”.