Garosio, Gavazzi e Fortunato: combattenti sotto la pioggia
Sembra davvero che il freddo, il vento e la pioggia si siano affezionati a noi. Abbandonata la Spagna, dove i corridori sono stati bersagliati dai colpi dell’inverno, anche al via del calendario italiano il meteo si è divertito a scombinare i piani del gruppo. Vento forte e pioggia fredda a spazzare il Laigueglia, e i corridori hanno dovuto faticare ancora più del solito per portare a casa la pelle.
Alla fine ha vinto Nans Peters, bravissimo a finalizzare un attacco solitario sul Capo Mele nel secondo dei quattro passaggi: è andato via, e nessuno è riuscito a prenderlo. Per la EOLO KOMETA la giornata ha avuto il volto della fuga di Andrea Garosio, capace di entrare nell’attacco di giornata e di resistere fino a quando gli uomini della UAE hanno deciso di aprire il gas e prendere in mano la corsa. Il loro forcing ha ridotto il gruppo ha una ventina di corridori tra cui i nostri Fortunato e Gavazzi, bravo quest’ultimo a stringere i denti e resistere per chiudere nei primi 20.
Stefano Zanatta: “Siamo partiti bene con la fuga di Garosio, che è riuscito a stare all’attacco nei primi due GPM, poi la UAE ha accelerato e sulla discesa la pioggia ha reso tutto più difficile. Il gruppo si è rotto, davanti hanno resistito Fortunato e Gavazzi e io credo che abbiamo fatto il massimo possibile in una giornata resa difficile dalla pioggia e dal fatto che davanti ci fossero tanti corridori World Tour con i quali facciamo ancora fatica a rapportarci”.
Andrea Garosio: “Avevo il compito insieme a Fancellu di centrare la fuga e ci sono riuscito, ho cercato di gestirmi per potere arrivare il più lontano possibile, avevo buone sensazioni ma poi il gruppo da dietro ha iniziato ad accelerare presto visto che aveva iniziato a piovere, e la fuga si è annullata. Purtroppo è stata anche una giornata ventosa e davanti abbiamo faticato davvero tanto, poi la pioggia ha fatto il resto rompendo il gruppo”.