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Fuga buona per Garosio, 4° nella penultima tappa ed entra nella top-10 del Giro di Slovacchia

Giro di Slovacchia (2.1)
Tappa 4: Partizanske – Ruzomberok (183,5 km)

Un percorso molto mosso con 7 Gran Premi della Montagna e un paio di muri sul finale poteva essere l’ideale per una fuga vincente, alla vigilia del decisivo epilogo in salita di domani. Ed ecco che l’iniziativa promossa, tra gli altri, dal Team Polti Kometa in apertura della penultima tappa del Giro di Slovacchia è quella giusta: Andrea Garosio macina quasi 180 chilometri in avanscoperta con altri tre corridori e insieme amministrano il vantaggio fino a Ruzomberok. Lì il trentenne bresciano si piazza 4° e si issa al 9° posto in classifica generale, grazie anche agli sprint intermedi tagliati entrambi in testa.

Meno di un minuto dopo la volatina degli attaccanti vincitori, a confermare di star bene nonostante la caduta di ieri Paul Double termina in top-20 al fianco di un grande Alex Martìn. D’altro canto, a proposito di cadute, per la Polti Kometa si registra il ritiro di Davide De Cassan, inciampato su una buca in gruppo subito dopo il primo scollinamento al km 15.

Garosio: “Siamo andati via di forza dopo una decina di chilometri appena la strada ha cominciato a salire, è stata una giornata calda e lunga dove è stato fondamentale procedere di comune accordo. Sul terzultimo GPM ai -40 dall’arrivo, vedendo i minuti di margine che ancora avevamo e sentendo buone sensazioni, ho iniziato a crederci davvero. Purtroppo sull’ultimo strappo i crampi mi hanno impedito di accelerare e non mi hanno poi consentito, nel rettilineo del traguardo, di giocarmi la vittoria. Rimane la felicità della prestazione e dell’ingresso nella top-10 della corsa.”

Il direttore sportivo Biagio Conte: “Pure oggi abbiamo dato con la sfortuna, dopo essere andato per terra De Cassan aveva le mani troppo sbucciate per poter tenere bene il manubrio. Gli va fatto un plauso per la tenacia, ha stretto i denti su parecchie asperità prima di abbandonare la gara. Venendo ai lati positivi, stamattina avevamo proprio chiesto a Garo di andare in fuga e lui ha eseguito alla perfezione, centrando un’azione a cui il plotone ha dato spazio. Alla fine sono andati fino in fondo con una ventina di secondi di vantaggio su un terzetto di contrattaccanti e una cinquantina sul drappello principale dove c’erano Double e Martìn, ben assistiti in precedenza da Restrepo, Fetter e Gomez.”

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