Cinque tappe, terreno vario, temperature estive e un alto livello di motivazione
Con una rosa di sette corridori potente, variegata, versatile e fortemente motivata, EOLO-KOMETA Cycling affronta tra martedì e sabato una nuova edizione, la XXV (35ª) della sua storia, la terza dal suo ritorno in campo amatoriale, della Vuelta Ciclista a la Comunidad de Madrid. Edoardo Alleva, Arnau Gilabert, Antonio González, Raúl López, Andrea Montoli, Fran Muñoz e Gabriele Raccagni (con Gilabert, Muñoz e Raccagni che si ripetono rispetto al 2022) compongono la formazione che, sotto la guida di Rafa Díaz Justo, gestirà un percorso vario che mantiene alcuni dei suoi tratti distintivi e incorpora alcune novità. Gilabert, González e López partono freschi di bicicletta e con una pedalata ottimale, dopo l’esperienza dell’ultima edizione del durissimo Giro della Valle d’Aosta.
A parte le date originali, anticipate di un giorno a causa delle elezioni generali in Spagna di domenica 23 luglio, la principale novità del round di Madrid sarà la partenza, che in questa occasione avverrà nel monumentale Chinchón, con la formula della cronometro a squadre. Alcalá de Henares offre un omaggio all’ormai defunto Gran Premio Macario il giorno successivo, un percorso che prevede la salita a Loranca e un’incursione nella campagna di Guadalajara prima di tornare all’antico Complutum. La Sierra Norte de Madrid, in un giro che torna per il terzo anno e che è così decisivo, e la tappa attraverso la Vegas del Sur con partenza e arrivo a Parla ricevono la corsa nei due giorni successivi. San Lorenzo de El Escorial, dopo aver ospitato i recenti e fortunati Campionati spagnoli, si ripete come tappa finale con un ultimo tratto senza la presenza delle alte montagne del Sistema Centrale, ma con i classici passi di questa Sierra Oste (Santa María de la Alameda, Robledondo) e l’arrivo in salita della via Cañada Nueva.
La corsa di casa. La Fondazione Contador opera da Madrid e per questo la Vuelta a la Comunidad per la categoria U23 si presenta come un evento speciale molto atteso. Nel 2021, nel primo anno del suo ritorno organizzativo in campo amatoriale, la struttura di Rafa Díaz Justo non ha potuto partecipare a causa della comparsa di due positività per il COVID-19 nei controlli interni precedenti la gara che, per buon senso in nome della massima tutela della corsa, hanno invitato a compiere questo passo. Nel 2022, la prima si sarebbe svolta con una buona prestazione di gruppo che ha portato al secondo posto assoluto per l’ormai professionista Marcel Camprubí, anche se con la piccola delusione di non aver potuto competere per la vittoria nell’ultima tappa a causa di un incendio boschivo sull’Alto de la Cruz Verde che ha costretto a fermare e neutralizzare la corsa fino all’arrivo.
Fran Muñoz, interrogato sul percorso: “La cronometro a squadre è un buon modo per iniziare una corsa a tappe, ci saranno differenze di tempo e sarà piuttosto interessante, anche se non so se sarà meglio o peggio di una cronometro individuale dal punto di vista della sofferenza. Ci sono le montagne, forse l’ultima tappa sarà un po’ più morbida, ma in ogni caso ci sono cinque giorni e sarà un tour duro. Credo che sarà molto importante adattarsi al caldo, soprattutto viste le temperature di questi giorni”.
Le tappe.
18 luglio | Tappa 1: Chinchón – Chinchón (13,1 km CRE).
19 luglio | Tappa 2: Alcalá de Henares – Alcalá de Henares (137,5 km).
20 luglio | Tappa 3: Buitrago del Lozoya – Buitrago del Lozoya (101,2 km).
21 luglio | Tappa 4: Parla – Parla (137,5 km).
22 luglio | Tappa 5: San Lorenzo de El Escorial – San Lorenzo de El Escorial (139 km).