Caldo, vento e nervi: benvenuti in Argentina
Dall’altra parte del mondo, là dove l’estate infuoca le strade e il caldo colpisce senza pietà chi era abituato alle temperature dell’inverno europeo. Caldo, e vento traditore che costringe a stare più attenti del solito per evitare di finire sull’asfalto. La prima volta della EOLO KOMETA fuori dall’Europa, la prima tappa della Vuelta a San Juan: tavola apparecchiata per i velocisti, e alla fine è andata come tutti avevano previsto con Sam Bennett (BOH) che ha avuto la meglio sul traguardo cittadino di San Juan battendo Morkov e Nizzolo. Un finale nervoso, con il vento che ha reso tutto più complicato e qualche caduta che ha spezzato il gruppo dopo una tappa che aveva visto la fuga di Tarozzi e Velardez, ripresi a 20 km dal traguardo.
Tra i nostri, da segnalare il quindicesimo posto di Davide Bais che è riuscito a restare davanti nel caotico finale e disputare la volata, lui che non è uno sprinter puro. Oggi, seconda tappa: 206,9 km da Villa san Agustin a San José de Jáchal, la frazione più lunga con un arrivo in leggera salita.
Biagio Conte: “Siamo stati bravi a non cadere, però abbiamo avuto un po’ di sfortuna visto che abbiamo avuto ben tre forature: proprio nel finale ha forato Sevilla che quindi si è staccato e poi è riuscito ad arrivare al traguardo, stessa cosa per Raccani che per tutto il giorno è stato molto bravo a lavorare per i compagni. Bene Bais, Fetter, Lonardi e Bevilacqua che hanno corso tutto il giorno insieme: nel finale siamo un po’ mancati perché ci sono state diverse cadute e abbiamo dovuto chiudere i buchi che si formavano. Abbiamo sofferto moltissimo il caldo, speriamo di recuperare per fare meglio nella prossima tappa. Bravo Bais, che è arrivato alla fine a fare la volata e Fetter che è arrivato con i primi mantenendo intatte tutte le possibilità di fare classifica generale”.