Bellezza e durezza. Ecco il Tour of The Alps.
Una volta si chiamava Giro del Trentino, e viveva nella bellezza di una terra fatta di boschi e montagne. Ha cambiato nome, ha imparato a scoprire territori e salite nella vicina Austria, ha scoperto una vocazione internazionale: non è cambiata la bellezza di questa corsa, la sua durezza, la sua importanza nel calendario vicino a un Giro d’Italia sempre più vicino. E infatti, i corridori che vorranno essere protagonisti al Giro, ci saranno quasi tutti a darsi battaglia nelle cinque tappe proposte: una più dura dell’altra, tantissima salita, pochissimo spazio per la tranquillità. E tra loro, anche il nostro Lorenzo Fortunato che proverà a togliersi qualche soddisfazione e testerà la sua condizione dopo il periodo di allenamento in altura. Con lui, una squadra che vedrà i trentini Mattia e Davide Bais e Samuele Rivi, con Garosio, Alex Martin e Fernando Tercero.
Si parte lunedì con la Rattenberg-Alpbach, in territorio austriaco: 127,5 km con più di 2500 metri di dislivello che vedranno esplodere la tappa negli ultimi 50 km con le scalate del Brandenberg, del Kerschbaumer Sattel e quella che porterà all’arrivo di Alpbach. Martedì è il turno della tappa più lunga, 165,2 km da Alpbach a Renon con il ritorno in Italia e i GPM di Barbiano e Monte di Mezzo negli ultimi 15 km. Mercoledì si andrà da Renon a Brentonico San Valentino, con i 15.5 km al 7,5% della salita finale che farà tanta selezione. Il giorno dopo il gruppo affronterà ancora tanta salita nella Rovereto – Predazzo (152,9 km), con più di 3700 metri di dislivello totali: le salite di Passo Sommo, quella del Lago Santa Colomba e il Passo Pramadiccio (9,7 km al 6,1%) si faranno sentire nelle gambe e nella classifica generale. Ultima tappa venerdì, la Cavalese-Brunico (144,5 km): nel menù del giorno il Passo Lavazè (9,6 km al 8,3% con punte al 17%) e la salita di Riomolino (7,8 km all’8,2% e punte al 18%) prima dell’arrivo.
Lorenzo Fortunato: “Questa è una corsa che ho sempre guardato in tv e non ho mai fatto, ma mi è sempre piaciuta perché è tutta salita ed è il mio terreno. Sono pronto, cercherò di ottenere risultati: non andrò per preparare il Giro d’Italia ma per provare a centrare una vittoria. Sto bene, non vedo l’ora di correre”.
Jesus Hernandez: “Cercheremo di continuare sulla stessa linea della Sicilia, in questo caso punteremo su Fortunato e tutta la squadra correrà attorno a lui cercando di aiutarlo a ottenere un buon risultato. Non punteremo alle fughe, credo sia più importante stare con Fortunato e mantenerlo nelle posizioni migliori: cercheremo di tenere la stessa filosofia e lo stesso modo di correre che abbiamo avuto in Sicilia”.