Giro del Belgio: quattro classiche e una cronometro
Non ci sono strade che respirano più ciclismo di quelle belghe. Con le sue salite brevi ma dure, i suoi tratti di pavé, le sue zone strette che costringono a pedalare quasi in fila indiana e ad allungare il gruppo. Questa settimana, una parte della EOLO KOMETA affronta il Giro del Belgio della Basilese con la voglia di gareggiare nella culla del ciclismo.
Per alcuni di loro sarà la prima competizione dopo il Giro d’Italia, con una menzione speciale per Vincenzo Albanese, per il quale molti delle tappe calzeranno a pennello; Mirco Maestri, con l’esperienza e il know-how nel complicato terreno belga, o Erik Fetter, che spera di superare l’indesiderato addio alla Corsa Rosa. Dai Paesi Bassi, per continuare il loro periodo di corse, arrivano Andrea Pietrobon, Javi Serrano e i velocisti David Martín e Giovanni Lonardi.
La gara si svolge da mercoledì a domenica, con quattro giorni in linea e una cronometro individuale. Ma già da martedì pomeriggio a Scherpenheuvel, i fan potranno assistere alla presentazione delle squadre. Per quanto riguarda il percorso, il primo giorno sarà caratterizzato da due circuiti con due giri di ciascuno per completare 165 chilometri con 12 salite e altrettante che causeranno anche le prime differenze.
Il secondo giorno, sulla strada per le spiagge belghe di Knokke-Heist, sarà il giorno più facile per uno sprint di massa con due giri del circuito finale. Venerdì, una cronometro di 15 chilometri molto piatta per gli specialisti potrebbe decidere la corsa. Ma i 172,6 chilometri con quasi 3.000 metri di dislivello nel più puro stile delle classiche, con 15 salite, 3 giri del circuito e la garanzia di attacchi da parte dei corridori più forti. A chiudere il Giro del Belgio, 194 chilometri con un tratto di pavé di 2 chilometri e tre giri finali che dovrebbero portare a un altro sprint.
Con opzioni per corridori veloci, oltre a forza e grinta su quelle salite brevi ed esplosive, Vincenzo Albanese appare certamente nelle liste dei favoriti come un uomo che potrebbe avere non solo possibilità, ma vere e proprie opzioni per lottare per la corsa. Il blocco EOLO KOMETA accompagnerà i suoi tentativi e allo stesso tempo ha tanta scelta in caso di arrivi massicci di Lonardi e David Martin. I risultati non mancheranno.
Stefano Zanatta: “Sarà un’esperienza nuova per molti dei nostri corridori. Correre in Belgio, su strade e percorsi impegnativi, con una grande somiglianza con le grandi classiche, li farà sicuramente crescere. Avremo cinque corridori dello ZLM Tour, con Lonardi e David Martin per le tre tappe per velocisti. Con Albanese ed Erik Fetter cercheremo di lottare per la classifica generale, anche se questo tipo di gara è un’incognita perché non siamo abituati, ma i corridori stanno bene e cercheremo di mantenere la buona attitudine degli ultimi due mesi”.