Andrea Pietrobon si mette in luce nella fuga del Limousin, Rivi si piazza al 10° posto
Grande giornata per la EOLO KOMETA nella prima tappa del Tour de Limousin, con una lunga fuga di Andrea Pietrobon in cui ha lottato per la testa della classifica e ha ricevuto il premio della combattività. Samuele Rivi ha resistito con i migliori del gruppo per concludere al 10° posto.
Nelle prime fasi della corsa, un attacco di tre corridori con Mirco Maestri sembrava aprire la strada alla fuga. Tuttavia, il lavoro del gruppo da dietro ha finito per neutralizzare il tentativo, con una rapida risposta da parte di Pietrobon per andarsene con un gruppo di cinque corridori che avrebbe caratterizzato la maggior parte della giornata.
Un’intesa, un buon ritmo sulle sempre insidiose strade francesi e un distacco che è salito rapidamente a 4 minuti e mezzo. Il vantaggio, tuttavia, si è stabilizzato poco dopo intorno ai 2 minuti, controllato dalle squadre dei favoriti.
Andrea Pietrobon ha dimostrato la sua grinta nel gruppo di testa, andando a segno sul primo passo di montagna e riuscendo a resistere (unico dei fuggitivi) sulla seconda salita per conquistare il massimo dei punti. Non è bastato per conquistare la maglia, dopo essere stato raggiunto a poco più di 20 chilometri dall’arrivo. La ricompensa è stata il premio di combattività che gli ha permesso di salire sul podio di giornata.
I nervi e le cadute dietro, che hanno colpito Lonardi a metà gara, non hanno permesso alla EOLO KOMETA di essere in lotta per la tappa. Gregoire (FDJ) ha vinto in testa con Rivi come miglior piazzamento della squadra, in una meritoria 10a posizione. Con la buona prestazione di Pietro, è tempo di pensare ai tre giorni rimanenti per difendere la sua maglia e cercare un altro risultato eccezionale al traguardo.
Andrea Pietrobon: “Sapevo che oggi era una buona giornata per me nella fuga. Il percorso era difficile: stretto, con molte curve e cambi di ritmo. Eravamo in cinque, ma uno di loro si è arreso e siamo rimasti in quattro nella fuga di giornata, un peccato perché non avevamo la forza di lottare per il gruppo. Ho cercato di lottare per le montagne, è stata una giornata positiva e spero di poter continuare così per il resto delle tappe”.
Stefano Zanatta: “È stata una tappa molto veloce, in cui Maestri ha provato all’inizio ma Pietrobon è entrato nella fuga di giornata. Il gruppo lo ha lasciato fare, ha preso tempo e negli ultimi due passi di montagna ha cercato di liberarsi degli altri per passare in prima posizione. Ci sono riusciti, anche se sono stati neutralizzati e dei quattro corridori rimasti, solo Rivi è rimasto davanti. Al traguardo, è riuscito a rientrare per essere 10° e abbiamo preso anche la combattività di Pietro, quindi l’equilibrio era buono”.