A 7 secondi dal giallo alla Vuelta a Ávila: Andrea Montoli, secondo in classifica generale
Una tappa molto dura dall’inizio alla fine, non molto lunga in termini di chilometraggio, ma con molti metri di dislivello. Quattro grandi passi di montagna del Sistema Centrale e un avvicinamento al traguardo molto impegnativo, senza tregua e in costante ascesa, hanno offerto un grande spettacolo sportivo che ha portato a un secondo posto sia nella tappa che nella classifica generale finale per l’italiano Andrea Montoli. Pablo García (Caja Rural), che ha vinto sulle strade di El Barraco, ha preso il comando definitivo. L’ultima tappa del giro di Avila ha visto ancora una volta un grande lavoro dell’EOLO-KOMETA Cycling Team durante tutta la giornata.
In quel terreno in salita, con minuti intensi, sono successe molte cose. La coraggiosa offensiva di Hugo de la Calle (Caja Rural) lanciata nella discesa e nel successivo terreno di Serranillos (con oltre 1’40” di vantaggio per lui nel terreno dopo Morisco), è stata buttata giù prima da Elkin Malaver (Maglia) e subito dopo da un gruppo molto ristretto in cui García ha attaccato, Montoli lo ha seguito e il leader Krawiec (Telco’m) si è arreso. La parte finale della corsa è stata frenetica, con Montoli che ha marcato García in attesa della salita finale su via José María Jiménez. Il corridore madrileno è riuscito a consolidare un piccolo distacco per consolidare la sua doppietta, tappa e classifica generale, contro un coraggioso Montoli, molto attento per tutto il giorno alle situazioni di gara presentate sia a Serranillos che a Morisco.
Andrea Montoli, secondo in classifica generale: “Oggi è stata una giornata davvero dura. Sapevamo di dover essere calmi. Alla fine la situazione di gara si è complicata con la partenza di Hugo. I miei compagni di squadra hanno fatto un ottimo lavoro tutto il giorno. Sebastiano e Haimar hanno fatto un lavoro spettacolare per colmare il divario nella parte finale e lasciare aperte le possibilità di conquistare la classifica generale nell’ultima salita. Pablo è stato il più forte, complimenti a lui. Nel mio caso, in Italia si dice “che fortuna!”: secondo nella tappa, secondo in classifica generale… Sono contento del risultato e della prestazione e affronteremo i prossimi obiettivi con più entusiasmo”.
