Vuelta a Burgos: proviamo a lasciare il segno
15 agosto, tappa 1: Villalba de Duero – Burgos (161 km)
16 agosto, tappa 2: Oña – Poza de la Sal (13,1 km, crono)
17 agosto, tappa 3: Sargentes de La Lora – Villarcayo (183 km)
18 agosto, tappa 4: Santa Gadea del Cid – Pradoluengo (157 km)
19 agosto, tappa 5: Golmayo (Soria) – Lagunas de Neila (160 km)
Per qualcuno è l’ultima occasione di prepararsi alla Vuelta. Per altri, il terreno di caccia per trovare la vittoria dopo i Campionati del Mondo. Per altri, semplicemente una corsa bellissima e dura in un territorio affascinante e innamorato del ciclismo. Per noi della EOLO KOMETA, un’altra corsa sul nostro percorso di crescita che porta con sé tutte le occasioni di mettersi in mostra e di provare a centrare un successo. Gli ingredienti ci sono tutti: cinque tappe che offrono possibilità a ogni tipologia di corridore (velocisti, scalatori, cacciatori di fughe), una squadra fatta di corridori forti e ambiziosi. Eccoli, gli uomini in blu che saranno al via di Villalba de Duero: Alessandro Fancellu, il capitano Francesco Gavazzi, Andrea Garosio, Mattia Bais, gli spagnoli Javier Serrano, Àlex Martin, e Diego Sevilla.
Ci sarà da faticare per i corridori, ci sarà spettacolo per i tifosi: al via della corsa a tappe spagnola ci saranno campioni del calibro di Roglic, Mas, Adam Yates, Caruso… E il percorso, come detto, riserva possibilità per tutti i gusti.
Si parte con i 161 chilometri da Villalba de Duero a Burgos, terreno per i velocisti. Affascinante, il giorno dopo, la cronometro a squadre con 13,1 chilometri con una prima parte pianeggiante e gli ultimi 2 km in salita fino all’arrivo di Poza de la Sal. Tanta salita nella terza tappa, la Sargentes de La Lora – Villarcayo di 183 chilometri con sei GPM, il più impegnativo è quello del Picon Blanco (7,8 km al 9%). Meno impegnativa la quarta tappa da Santa Gadea del Cid a Pradoluengo (157 chilometri). Sarà la quinta tappa a decidere la classifica generale, la Golmayo – Lagunas de Neila di 160 chilometri con tre GPM nella seconda parte con la salita finale di Lagunas de Neila, 7000 metri con una pendenza media dell’8,7%.
Jesus Hernandez: “Portiamo una squadra che senza Fortunato e Albanese magari non lotterà per la classifica finale, ma ha tutte le possibilità di centrare qualche bel risultato soprattutto nella prima tappa allo sprint con Serrano e anche nella quarta tappa. Il quinto giorno con l’arrivo in salita Alex Martìn può fare un bel finale ma cercheremo di entrare nella fuga magari con Mattia provando ad arrivare fino alla fine”.
Diego Sevilla: “Lo scorso anno sono andato bene, sono entrato in tante fughe e ho vestito la maglia di leader della montagna. All’inizio dell’estate non sono andato molto forte ma adesso mi sento sempre meglio, ho recuperato e sono pronto ad affrontare questa corsa con tanta voglia di mettermi in mostra”.