Si parte forte in Repubblica Ceca: Lonardi è sesto
Presentando il Sazka Tour, iniziato oggi in Repubblica Ceca, avevamo detto che sarebbe stata una corsa dura e esigente: tanta salita, poco spazio per i velocisti, a parte la prima tappa dove l’arrivo in volata sarebbe stato naturale. E così è stato, con la frazione che è partita da Prostejov per arrivare a Unicov dopo 168 km. Volata è stata, con Itamar Einhorn della Israel Premier Tech che ha battuto il belga Milan Fretin della Team Flanders-Baloise e lo statunitense Luke Lamperti della Trnity Racing. Dietro, molto bravo, il nostro Giovanni Lonardi che ha centrato il sesto posto.
Bisogna però raccontare quello che è successo, e per farlo ci facciamo aiutare dal ds Biagio Conte che era alla guida dell’ammiraglia. “All’inizio della tappa si è formata una fuga due corridori che hanno attaccato poco prima del GPM: i due hanno resistito fino a quasi 70 km dal traguardo quando il gruppo ha accelerato ed è andato a riprenderli. Da quel momento è successo poco, con il gruppo che ha iniziato a pensare alla volata finale e le squadre dei velocisti che si sono organizzate: noi, la Israel, la Intermarché. In corse come questa, con pochi velocisti, per vincere servono le gambe e un po’ di fortuna: Lonardi aveva intenzione di anticipare lo sprint, poi a 1500 metri dalla fine ha avuto un piccolo crampo segno che la condizione non era perfetta. Ha centrato comunque un sesto posto che è una buona cosa, e che domani ci permetterà di avere una buona posizione con la macchina: cosa utile, visto che affrontiamo una tappa complicata”.
Giovanni Lonardi: “Siamo andati a tutto gas: siamo partiti forte e siamo arrivati forte: alla fine ho cercato di uscire dall’ultima curva in prima posizione, ma purtroppo non avevo compagni mentre la Israel è riuscita a portare davanti il suo velocista. Io ho provato comunque a sprintare, e alla fine è arrivato questo sesto posto”.