Produttivo ritiro a Segovia in vista del Giro U23 e della seconda parte della stagione
Un gruppo di sei corridori della struttura U23 della Fondazione Contador sta preparando con cura i prossimi obiettivi della stagione, con il Giro d’Italia U23 in primo piano, in un nuovo concentramento che si sta svolgendo dallo scorso mercoledì 24 a Segovia. Il tempo, con la presenza di una DANA che ha portato venti forti e piogge abbondanti, anche con neve sulle cime, ha finito per fornire le condizioni atmosferiche più varie per il lavoro.
La località di La Lastrilla, nella periferia di Segovia, sta ospitando un altro anno di questo produttivo incontro al quale stanno lavorando Ramón Fernández, Arnau Gilabert, Sebastiano Minoia, Andrea Montoli, Fran Muñoz e Gabriele Raccagni. Alcuni dei passi montani più iconici del Sistema Central, come Navafría, Canencia, Morcuera, Cotos e Navacerrada, sono al centro degli sforzi di questi giorni, che hanno come cornice ideale la monumentale Segovia, con il suo acquedotto storico di fronte, per i sempre importanti momenti di stacco, insieme al riposo e al relax.
Come nei precedenti raduni, anche i corridori maltesi U23 Luke Borg e Jacob Schembri erano presenti in questi giorni, nell’ambito del sostegno della struttura allo sviluppo di nuovi corridori nell’arcipelago mediterraneo. All’orizzonte per la squadra azzurra c’è il Giro d’Italia U23 che, sotto l’organizzazione di RCS da quest’anno, si chiama GiroNetxGen e si terrà tra l’11 e il 18 giugno.
“Personalmente sono molto felice di partecipare a questa tappa con i miei compagni di squadra. Stiamo lavorando molto bene, con molta fatica, ma anche godendoci l’atmosfera e il paesaggio”, dice Sebastiano Minoia. “Soffrendo ma in un’atmosfera molto piacevole e divertente, questi sono giorni molto proficui”, aggiunge Ramón Fernández.
Rafa Díaz Justo, direttore della squadra: “Il Giro U23 è una corsa molto speciale per la catena di sforzi e la durezza che propone sempre e soprattutto per il livello delle squadre e dei partecipanti. È molto importante gettare solide basi per una settimana così impegnativa, soprattutto dopo un ciclo così intenso e faticoso dal punto di vista fisico e mentale, come quello proposto dal formato della Coppa di Spagna. Ripetiamo questo ritiro da diversi anni, come una sorta di punto di svolta tra le classiche e i giri che ci permette di prendere slancio per un secondo picco di forma. L’evento di quest’anno è speciale anche per le importanti assenze che ci portiamo dietro a causa di diversi infortuni”.