In vista della Vuelta a Extremadura, la prima corsa a tappe di cinque giorni a marzo dopo molti anni
Tre edizioni in meno di due anni solari, oltre a un grande sostegno istituzionale rafforzato da un grande supporto nei fossi e da una crescente attenzione delle nuove narrazioni comunicative, hanno rivitalizzato la notorietà di un Giro dell’Estremadura che è diventato professionale ed è rimasto per un decennio senza essere organizzato. La Vuelta a Extremadura è un grande giro, ma nel 2023 il suo posto nel calendario è alquanto sorprendente e imprevedibile. Sono poche le corse a tappe che si ricordano nel calendario spagnolo a metà marzo per le categorie élite e U23, almeno negli ultimi anni.
Al di là di queste disquisizioni, la corsa ora promossa dalla Federación Extremeña de Ciclismo torna con una gara femminile parallela su tre tappe e un percorso di cinque giorni in cui ci sarà molto terreno per spezzare il gruppo. Cronometro a squadre, arrivo in salita, salite in un passo di montagna, zone ventose, terreni aperti… Un menu molto più vario di quanto sembri che molte delle migliori squadre del panorama e delle cicliste più in forma del momento dovranno gestire.
Per questa corsa lo staff tecnico guidato da Rafa Díaz Justo ha convocato Luca Bagnara, Alex García, Arnau Gilabert, Sebastiano Minoia, Andrea Montoli, Fran Muñoz e Gabriele Raccagni.
Arnau Gilabert farà il suo debutto stagionale in una cornice imbattibile per mettere a punto il colpo di pedale che la competizione comporta: “È arrivato il momento del debutto e non vedo l’ora di farlo dopo aver iniziato l’anno un po’ a rilento a causa di alcuni problemi fisici. Le sessioni di allenamento sono andate bene, ma in un certo senso la gara è anche un po’ un ritiro per via del ritmo e così via. Ma se avremo una possibilità, la sfrutteremo al massimo”.
Rafa Díaz Justo, direttore: “Erano molti anni che non si organizzava una corsa a tappe di così tanti giorni in questa fase del calendario e questa è di per sé una novità importante che disegna uno scenario di incertezza in termini di prestazioni, concatenamento degli sforzi e così via. La Vuelta a Extremadura finisce sempre per essere molto impegnativa e anche se non prevede l’alta montagna non mancheranno le difficoltà orografiche, senza dimenticare la cronometro a squadre del primo giorno. La Desesperá, che si trova nella seconda tappa, è davvero molto dura e renderà la corsa più dinamica. Da parte nostra, viaggiamo con una squadra molto compatta che combina ciclisti veloci e potenti, buoni scalatori e profili più completi per andare giorno per giorno e vedere dove ci porterà l’evoluzione della corsa”.
Le tappe.
Tappa 1 (15 marzo): Plasencia – Plasencia (8,1 km TTT).
Tappa 2 (16 marzo): Talayuela – Jarandilla de la Vera (153,8 km).
Tappa 3 (17 marzo): Arroyo de la Luz – Valencia de Alcántara (130,8 km).
Tappa 4 (18 marzo): Guareña – Hornachos (161,8 km).
Tappa 5 (19 marzo): Ribera del Fresno – Jerez de los Caballeros (145,7 km).