Rosa, Fortunato: “Il cielo è sempre più blu”
“Il cielo è sempre più blu”, un meraviglioso inno alla gioia che sembra scritto per la nostra squadra e che sembra scritto per la giornata di oggi. Una giornata che ha rimesso a posto le cose, perché evidentemente ce n’era bisogno. La salita, la montagna, la fatica: cose che hanno esaltato la EOLO-KOMETA, che hanno esaltato Diego Rosa e Lorenzo Fortunato, che hanno esaltato il nostro modo di essere squadra. Tutti, dal primo all’ultimo.
E davvero c’è bisogno di fare una cronaca? Di dire che Rosa ha vissuto una giornata pazzesca andando in fuga, vincendo tre GPM e vestendo la maglia azzurra? Di dire che vestire questa maglia dopo una tappa come questa è qualcosa di incredibile? C’è bisogno di dire che Lorenzo Fortunato ha corso da Lorenzo Fortunato, recuperando 15 posizioni in classifica generale? No, basta urlare questa frase: “Il cielo è sempre più blu”. Blu come la nostra divisa, blu come la maglia di Rosa, blu come il cielo d’Abruzzo. Che, diavolo, stasera sembra dipinto da Michelangelo per quanto è bello.
Diego Rosa: “Questa maglia la dedico a mia moglie, perché non mi ha mandato a quel paese nella settimana prima del Giro. Sapete, in quei giorni lì c’è un po’ di tensione, io mi alleno e poi mi riposo, in casa non faccio niente e…la moglie sopporta. Quindi, davvero, la dedico a lei. E poi la dedico anche a me stesso perché arrivo da due anni difficili, arrivo da un periodo in cui ho buttato giù tanto fango e non ero più me stesso. Essere qui, essere in questa squadra che mi fa stare bene e mi fa sentire importante, essere in questo gruppo per me è tutto. E per me è bellissimo riscoprire la bellezza di una fuga, la voglia di fare un po’ di spettacolo, di provarci. Se difenderò questa maglia? Vi svelo un segreto: quando mi sono accordato con la EOLO-KOMETA ho chiesto di inserire un premio per la conquista della maglia azzurra al Giro. Quindi, ci penso da tanto a questa cosa qui. Certo, uno come Yates è uscito di classifica e potrebbe porsi questo come obiettivo, ma io gliela farò sudare…”.
Maurizio Borserini / Sprint Cycling