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Fundación Contador Under 23: 11 anni di formazione del talento

Dopo 11 anni di attività, l’avventura della formazione Under 23 della Fondazione Alberto Contador non proseguirà nel 2025: una misura necessaria per adattarsi a un ciclismo nel quale i migliori prospetti sempre più spesso saltano questa categoria per passare direttamente professionisti. Ma questa squadra, nata nel 2014 come evoluzione della Juniores e divenuta vivaio per la professionistica sorta successivamente, ha consentito a giovani promesse di svolgere un’intera trafila per guadagnarsi l’approdo ai massimi livelli.

In questo decennio abbondante 93 corridori hanno vestito i colori del team U23, di cui 41 sono arrivati fino al professionismo: un 44% eloquente sulla forza di quell’idea. Tra questi atleti, due magnifici esempi su tutti: Juanpe Lopez ed Enric Mas, oggi stabilmente nel World Tour. Lopez ha indossato la maglia rosa al Giro d’Italia e conta due vittorie nel suo palmarès, Mas è salito 4 volte sul podio finale alla Vuelta a España e ha uno score di 6 vittore in varie competizioni.

Juanpe ha condiviso un ricordo particolare del suo quadriennio all’interno della Fundación: “Non potrò mai dimenticare le 15 ore di macchina da Madrid per andare al Giro della Val d’Aosta, belle stancanti ma valevano tutta la pena del mondo. Uno dei viaggi a cui sono più affezionato in assoluto!”

Prima di diventare commissario tecnico della Nazionale spagnola su pista, Felix Garcia Casas è stato il direttore sportivo di questa formazione U23. Ricorda bene il clima che si respirava: “In quel momento storico fu percepita come una svolta in Spagna, significava avvalorare il concetto dei team satellite. Era il seme di un modello di vivaio ciclistico, la costruzione di una filiera virtuosa, un avanzamento di quanto già intrapreso dalla Fundación. Qualcuno diceva che avremmo contribuito a distruggere il ciclismo, invece abbiamo contribuito al suo futuro.”

Di questo processo sono stati parte attiva preziosi compagni d’avventura che ne hanno garantito il corretto funzionamento. Grazie ad aziende come Kometa, il cui supporto è stato inoltre decisivo per allestire la Continental nel 2018, o Skoda che dopo sette anni continua a macinare chilometri insieme alla squadra, senza dimenticare realtà più piccole come La Casa del Fisio o Sportlast che hanno sposato il progetto fin quasi dall’inizio. E dal 2020 i corridori del team utilizzano le biciclette AURUM, pensate da Alberto Contador e Ivan Basso per soddisfare le esigenze e offrire le maggiori garanzie ai ciclisti sia in gara che in allenamento.

In questi 11 anni la squadra ha avuto otto denominazioni:

Fundación Contador Team (2014)
Specialized – Fundación Contador (2015)
RH+ – Polartec-Fundación Contador (2016)
Polartec – Fundación Contador (2017)
Polartec – Kometa (2018)
Kometa Under 23 (2019-2021)
Eolo – Kometa U23 (2022-2023)
Team Polti Kometa U23 (2024)

Come normale che sia, gli inizi non furono semplici. Così li ricorda il direttore sportivo Rafa Diaz Justo: “Una delle nostre prime trasferte fu il Tour de Bretagne, ci andammo con automezzi spartani e pioveva incessantemente. Con noi c’era Fran Contador, che entrò in un centro commerciale e comprò un gazebo da 80 euro che ci avrebbe accompagnato per diversi anni. Non c’erano ancora i furgoni col tendalino, ma in generale ci trovavamo nella tipica situazione di qualsiasi team neonato che deve viaggiare per mezza Europa dovendosi un po’ adattare. Col senno di poi, siamo stati parecchio avventurosi e abbiamo tracciato una via.”

Negli anni non sono mancate vittorie di tappa e di classifica in Vuelta al Bidasoa, Vuelta a Zamora, Vuelta a León e Vuelta a Navarra, così come vittorie di tappe, a squadre e infine il titolo assoluto della Coppa di Spagna. I primi grandi riscontri giunsero già in quel 2014, con Enric Mas che ottenne il primo podio della squadra in una classifica generale piazzandosi 3° nella Vuelta a Palencia. Nel 2018 Juanpe Lopez vinse la già citata Bidasoa, una delle sue imprese principali nella categoria. Nel 2021 e nel 2022 Davide Piganzoli si è classificato 10° al Giro d’Italia U23 e nel ’21 Fernando Tercero ha chiuso 2° alla Ronde de l’Isard, mentre Alex Martín conquistava la Volta a Galicia.

Piganzoli, Tercero e Martín fanno attualmente parte del roster Professional della Polti Kometa, così come Fran Muñoz che è stato grande protagonista dell’annata più prolifica della formazione U23. Nel 2022, infatti, i ragazzi hanno sfiorato le venti vittorie complessive, riuscendo a essere competitivi in ogni tipologia di gara, e Muñoz si è aggiudicato l’ambita Coppa di Spagna. “La categoria Under 23 può metterti a dura prova – spiega il 23enne catalano di origini asturiane – perché provieni da contesti magari più familiari e ti ritrovi in squadre strutturate in maniera quasi professionistica. Ti pone davanti agli occhi il cambiamento da un mondo all’altro e ti costringe a evolverti per adeguarti. Partecipai al Giro Giovani e già mi sembrava incredibile, figuriamoci cosa sarebbe stato il Giro d’Italia! Ho affrontato quelle stagioni U23 avvertendo attorno a me la fiducia di Diaz Justo e di un ottimo staff. Mi hanno trasmesso un mix di preparazione e insegnamenti che mi avrebbe portato alla promozione in prima squadra per questa stagione.”

Quel magico 2022 ha permesso invece a ben cinque corridori di passare professionisti, un traguardo indelebile.

Purtroppo, però, ci sono stati pure momenti dolorosi. Uno su tutti è legato ad Arturo Gravalos, uno dei talenti passati da U23 a ProTeam della Fundación: affetto da un tumore al cervello, ha lottato e ha provato a rimettersi in sella con gran perseveranza, ma una settimana dopo che Davide Bais gli aveva potuto dedicare la vittoria sul Gran Sasso al Giro del 2023, è venuto a mancare. Quest’anno le formazioni Polti Kometa hanno corso con una corona effigiata dietro il collo della maglia, per pedalare al fianco di Arturo ovunque si trovi.

Ecco, il 2024: la stagione del congedo, almeno per ora. La Polti Kometa U23 ha ottenuto 12 vittorie: 5 con Pablo Garcia, 3 con Tommaso Bessega, 2 con Luca Bagnara, il campionato ungherese Under 23 con Balint Feldhoffer e la cronosquadre d’apertura della Vuelta a Madrid. A ciò vanno aggiunti svariati piazzamenti, con Gabriele Bessega due volte 2° e una volta 3°, Gabriele Raccagni otto volte in top-10, altri buoni risultati da parte di Samuel Novak, Dario Giuliano, Antonio Gonzalez…

Al di là di questo, spicca la partecipazione agli appuntamenti più importanti del calendario: Ronde de L’Isard, Giro Next Gen, Giro della Val d’Aosta, Bidasoa Itzulia, Volta a Galicia, Vuelta a Madrid e la Coppa di Spagna sono solo alcuni dei palcoscenici dove la squadra è stata protagonista. E si è confermata fino all’ultimo la vocazione a far crescere i corridori: al momento della pubblicazione di questo articolo, Garchu e Raccagni sono stati ufficialmente promossi nel ProTeam e Luca Bagnara sta vivendo un’esperienza da stagista.

Il direttore generale Fran Contador afferma: “Ci tengo a ringraziare tutti coloro i quali hanno fatto parte della nostra Under 23, con la loro passione e la loro competenza è stato possibile aiutare aspiranti ciclisti a inseguire i loro sogni. Un lavoro che ha lasciato il segno in molti giovani corridori e che porteremo avanti nel resto dell’attività giovanile, coi valori che ci caratterizzano dalla nascita.”

Con lo sguardo rivolto all’avvenire, la Fondazione Alberto Contador U23 chiude il proprio ciclo con la consapevolezza di aver agito per lo sviluppo del movimento. A presto!

POLTI KOMETA
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